Addio al maestro Ezio Bosso, il direttore che ha incantato l’Italia aveva 48 anni

Da anni il direttore d’orchestra conviveva con una malattia neurodegenerativa e non riusciva più a suonare. Ma era «felice di fare il direttore» e diceva «No al pietismo sensazionalistico»

Si è spento a 48 anni il pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso che da anni conviveva con una malattia neurodegenerativa. Il musicista è scomparso nella sua casa di Bologna. La sua storia ha commosso l’Italia quando alcuni anni fa aveva annunciato di essere malato. La malattia negli ultimi anni gli ha impedito di suonare in pubblico. Nel 2019 l’annuncio: «Non chiedetemi più di suonare». Ma era «felice di fare il direttore» e diceva «No al pietismo sensazionalistico».


Aveva solo 4 anni quando si è avvicinato alla musica. Nel 2011 era stato operato al cervello per l’asportazione di un tumore e poi è rimasto colpito da una sindrome autoimmune. Malgrado la malattia, è andato avanti nel suo percorso musicale di pianista, compositore e direttore di orchestra. Dirigeva la Europa Philarmonic Orchestra. La malattia neurodegenerativa ha compromesso l’uso delle sue mani e quindi la possibilità per Ezio Bosso di suonare in pubblico.


Stando a quanto si apprende, il musicista si è spento a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni. «L’unico modo per ricordarlo – scrive la sua famiglia – è, come sempre è stato, e come sempre ha ribadito il Maestro, amare e proteggere il grande repertorio classico a cui ha dedicato tutta la sua esistenza e le cui sorti in questo momento così difficile sono state in cima ai suoi pensieri fino all’ultimo». I funerali si svolgeranno in forma privata.

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