Morto un 16enne in una sparatoria nella zona occupata dai manifestanti antirazzisti a Seattle: grave un altro adolescente

Ancora forte tensione nel Paese dopo la morte di George Floyd. Fissato per l’8 marzo prossimo il processo ai quattro poliziotti

Un ragazzo di 16 anni è stato ucciso e un altro di 14 anni è ricoverato in terapia intensiva dopo una sparatoria nella Chop zone di Seattle, la zona vicino al Congresso occupata dai manifestanti, sull’onda delle proteste del movimento Black Lives Matter dopo la morte di George Floyd. Lo riporta la Bbc. Si tratta della quarta sparatoria, negli ultimi dieci giorni, in quella che era all’inizio una zona presidiata da manifestanti pacifici ma si è trasformata in una terra di nessuno. 


Mentre negli Stati Uniti non si placano le proteste per l’omicidio del cittadino afroamericano, un giudice di Minneapolis ha fissato per l’8 marzo prossimo il processo che vede imputati quattro poliziotti. Il magistrato ha invitato le parti a non commentare più la vicenda sui media, ammonendo sul rischio di trasferire il provvedimento altrove.


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