Dl semplificazioni, Conte: «130 opere strategiche in “Italia veloce”, su autostrade se non accettano le condizioni revochiamo»

«Con Spid e identità digitale stop al continuo invio di documenti agli uffici pubblici», ha detto il presidente del Consiglio

«Sono 130 le opere, gli interventi e i programmi inseriti in “Italia veloce”, il piano di investimenti per il rilancio dell’economia messo a punto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che affianca il Dl semplificazioni», così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi sul Dl semplificazioni, che nel corso della notte ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri.


Si va dai porti alle direttrici ferroviarie (come il nodo di Genova, il Terzo Valico di Giovi, la Pontremolese e la Palermo-Catania-Messina) fino agli aeroporti, alle città metropolitane e alle strade e autostrade (come la Pedemontana lombarda, il potenziamento a 4 corsie della Salaria, la Salerno-Potenza-Bari).


La logica del premier è accelerare: «Alziamo il limite di velocità, l’Italia deve correre ma alziamo anche gli autovelox: non vogliamo offrire spazio ad appetiti criminali che alterano la concorrenza e fanno guadagni indebiti».

Commissari per le opere in casi complessi

«Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti: non serve necessariamente un commissario per procedere velocemente ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare commissari sulla scia di Expo e del Ponte Genova», ha spiegato Conte, sottolineando come l’intenzione del governo sia quella di «mettere ordine».

«Basta paura: conviene sbloccare», ha aggiunto il premier, spiegando che «arriva una piccola rivoluzione per i funzionari pubblici. Con la nuova normativa ci saranno più rischi per il funzionario che tiene ferme le opere, non per quello che li sblocca: siamo arrivati a una situazione perversa per cui fa carriera chi non firma e chi si assume responsabilità rischia di esporsi a un soverchio danno. Dobbiamo fermare la paura della firma».

Tuttavia Conte ha rassicurato come il governo voglia «ancora più legalità e trasparenza: saranno facilitati i protocolli di legalità presso il ministero dell’Interno contro appetiti criminali, procedure urgenti per le certificazioni antimafia con ulteriori 82 banche date consultate. Abbiamo rafforzato i presidi di legalità». «Avremo norme che contengono facilitazioni per le ricostruzioni nelle zone terremotate», ha aggiunto.

Costi della burocrazia

«C’è una norma rivoluzionaria, – ha annunciato Conte – quando entrerà a pieno regime. Qualsiasi provvedimento normativo che attribuirà nuovi costi burocratici, nuovi oneri regolatori ai cittadini, deve essere compensato dall’eliminazione di corrispondenti costi burocratici».

Meno file agli sportelli con identità digitale

«Stop alle file agli sportelli. Basta una app sul cellulare per autocertificazioni, istanze, richieste e dichiarazioni agli uffici pubblici. I servizi della pubblica amministrazione saranno tutti accessibili tramite spid, carta d’identità digitale, app sul cellulare. Stop al continuo invio di documenti agli uffici pubblici, bastano lo spid e la carta di identità digitale».

Monitorare i tempi della Pubblica amministrazione

«C’è il dovere di misurazione e pubblicazione dei tempi di erogazione delle pratiche della Pubblica amministrazione», per capire quanto gli uffici impiegano «a fornire una carta d’identità o la cig o la pensione d’invalidità». Così la ministra della P.a, Fabiana Dadone, intervenendo dopo il presidente del Consiglio in conferenza stampa. I tempi di erogazione delle pratiche, ha spiegato, «saranno pubblicati sui siti delle amministrazioni e parametrati a quelli previsti dalla legge». 

De Micheli: «Grazie a fondi Ue opere per 200 mld»

«Complessivamente sono 200 miliardi, approfitteremo il più possibile di questa opportunità europea» del Recovery Fund, ha detto la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in conferenza stampa illustrando i contenuti di Italia Veloce, definito come «il documento strategico per le infrastrutture del Paese».

Dossier Alitalia e Ilva

«Il dossier Alitalia è stato sbloccato – ha spiegato Conte rispondendo alle domande dei cronisti-. Troverete anche una norma in questo decreto sull’aspetto finanziario. Abbiamo individuato il nuovo management, abbiamo individuato le figure che stanno già lavorando con gli advisor per elaborare un piano industriale che metta la nuova compagnia nelle condizioni di camminare con le proprie gambe».

«Sull’Ilva – ha proseguito Conte – c’è un accordo già siglato a marzo. Abbiamo individuato nel frattempo il partner pubblico che interverrà, che è Invitalia e che sta negoziando per dare attuazione all’accordo. Il dossier Ilva sta andando avanti con gli obiettivi ambientalistici e occupazionali che ci siamo prefissi».

Concessione Autostrade

«Quello su Autostrade per l’Italia è un dossier che non siamo ancora riusciti a sbloccare – ha detto Conte -. Abbiamo una legge del 2008 che ha blindato il concessionario Aspi, dotandolo di uno strumento in cui non c’è una diretta corrispondenza tra pedaggi e investimenti che è chiamato a fare. Lo scrive la Corte dei conti. Abbiamo avviato questo procedimento e il governo ha definito la sua posizione: Aspi ci deve far sapere se accetta le nostre condizioni altrimenti siamo in procedura di revoca».

In ultimo il presidente del Consiglio ha annunciato un incontro, nel pomeriggio, con Davide Casaleggio, specificando però di non voler interferire nelle autonome decisioni delle singole forze politiche.

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