Vendevano in chat video e foto di adolescenti: nel listino prezzi c’erano anche immagini autoprodotte dai ragazzi

L’indagine è partita dalla denuncia di due genitori, insospettiti dal comportamento della figlia adolescente con il suo smartphone

Vendevano online video e foto pedopornografiche, realizzate anche da adolescenti. È la scoperta fatta dalla Polizia postale che ha individuato una presunta rete di pedofili. Le perquisizioni hanno coinvolto oltre 100 agenti del Centro nazionale di protezione dei minori della Postale di Roma, Bari e Foggia che hanno sequestrato pc e materiale informatico in 12 regioni.


L’operazione Pay to see è partita dalla segnalazione di due genitori, insospettiti dall’uso sempre più intensivo dei social e delle chat da parte della figlia adolescente. Dal suo cellulare, gli agenti hanno ritrovato un sistema di vendita online di immagini pornografiche e pedopornografiche, anche autoprodotte da adolescenti e maggiorenni che poi rivendevano video e foto in chat. Gli scambi avvenivano sulla base di un dettagliato listino prezzi, che prevedeva anche chat dal vivo a pagamento.


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