ArcelorMittal sotto indagine per l’uso della cassa integrazione prevista per il Covid: la procura indaga per truffa

Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo dopo l’esposto del sindacato Fiom di Genova

Nuove grane per il gruppo ArcelorMittal, la multinazionale indiana che ha rilevato gli stabilimenti ex Ilva in Italia, a Taranto. Questa volta non c’entra Taranto, ma l’infrastruttura genovese: la procura indaga per truffa ai danni dello Stato contro la società. ArcelorMittal avrebbe chiesto, durante il periodo di lockdown causato dalla pandemia, la cassa integrazione dedicata ai dipendenti che non potevano più lavorare a causa dell’emergenza Coronavirus. Per la Fiom di Genova, il sindacato che ha presentato l’esposto, Arcelor Mittal avrebbe fatto un uso illegittimo della cassa integrazione poiché l’azienda aveva ottenuto la deroga per continuare a lavorare anche nelle settimane in cui gran parte delle attività produttive furono sospese. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto ha delegato il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza, guidato dal colonnello Maurizio Cintura, per il prosieguo delle indagini.


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