“Marea nera” alle Mauritius: dichiarato lo stato di emergenza ambientale

La petroliera Mv Wakashio è arenata dal 25 luglio scorso. Dalla Francia arrivano squadre e materiali per arrestare lo sversamento di 200 tonnellate di diesel

Una marea nera, causata dalla perdita di una petroliera incagliata da giorni, si sta espandendo al largo delle isole Mauritius. L’arenamento è avvenuto a Pointe d’Esny, nei pressi del parco marino di Blue Bay.


Il primo ministro Pravind Jugnauth ha dichiarato lo stato d’emergenza ambientale lanciando un appello al presidente francese Emmanuel Macron per un’assistenza urgente. «Il nostro Paese non ha le capacità e le competenze per rimettere a galla la nave arenata», ha scritto Jugnauth, nella richiesta di aiuto su Twitter.


Il presidente Macron ha annunciato la spedizione di squadre e materiale utile a fronteggiare l’emergenza: «Quando la biodiversità è in pericolo, è urgente agire. La Francia è lì. Al fianco del popolo delle Mauritius», ha scritto nel tweet di risposta al primo ministro Jugnauth.

A causa del mare agitato, la petroliera Mv Wakashio continua a perdere liquido senza permettere alle forze di intervento di poter fermare il flusso.

La nave, di una società giapponese, si era incagliata lo scorso 25 luglio senza conseguenze per l’equipaggio, fatto subito evacuare. La cisterna con una capacità di 101 tonnellate varate, trasportava 200 tonnellate di diesel e 3.800 di proprio carburante. Gli ambientalisti temono che la nave possa spezzarsi, accrescendo di conseguenza le fuoriuscite e innescando una catastrofe ambientale per la costa dell’isola.

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