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Facebook lancia il Centro informazioni, il primo passo per prepararsi alle elezioni Usa 2020

14 Agosto 2020 - 19:18 Valerio Berra
Lo sguardo è alle elezioni del 2016, tra lo scandalo Cambridge Analytica, i troll e le fake news

«Ciao Annie, ricorda di prenderti cinque minuti per votare». No, non siamo sul set del film The Circle e questa notifica non è ancora arrivata sullo smartphone di Annie, ipotetica elettrice statunitense. Negli ultimi giorni però Facebook, a cui la pellicola di James Ponsoldt si ispira, ha cominciato a svelare come si sta preparando alle elezioni presidenziali Usa 2020. Un appuntamento che dopo lo scandalo di Cambridge Analytica rappresenta una seconda opportunità per il colosso social guidato da Mark Zuckerberg.

Con un post pubblicato sulla sua prima piattaforma, Zuck ha annunciato la nascita del Centro informazioni sul voto lanciato sia su Facebook che su Instagram. Una sorta di opuscolo informativo digitale, con tutte le istruzioni per arrivare al voto del prossimo novembre.

Come funziona il Centro informazioni

A leggere il post di presentazione pubblicato da Zuckerberg, l’obiettivo principale di Facebook in queste elezioni sarà quello di portare più cittadini possibili alle urne. Secondo i dati riportati dal social network, al momento il 40% dei possibili elettori non sarebbe registrato alle liste necessarie per votare. Una tendenza che nel 2016 si è tradotta con circa 92 milioni di cittadini astenuti.

Nel Centro informazioni ci sono così tutte le istruzioni per registrarsi al voto, quelle per inviare la propria preferenza via posta, quelle dedicate ai militari e alle persone che vivono lontano dagli Stati Uniti. Attraverso un form è possibile anche capire come fare domanda per lavorare ai seggi elettorali.

La seconda possibilità dopo Cambridge Analytica

Il crollo in Borsa, la testimonianza al Congresso, la perdita di fiducia degli utenti e la presa di coscienza di non essere più solo una tech company. Dal marzo del 2018 Facebook ha affrontato tutto questo dopo lo scoppio dello scandalo Cambridge Analytica, da cui è emerso come i dati di oltre 80 milioni di utenti in tutto il mondo siano stati raccolti senza l’autorizzazione diretta degli interessati.

Cambridge Analytica era una società di consulenza con sede nel Regno Unito, ormai chiusa per bancarotta. Secondo le informazioni registrate fino a questo momento i suoi dati sarebbero stati usati per fare marketing politico in diverse campagne elettorali: da quella di Donald Trump a quella del repubblicano Ted Cruz, passando dalla Brexit alle elezioni in Messico.

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Questo scandalo, insieme alla presa di coscienza sulla diffusione nella piattaforma della fake news e alla presenza di gruppi di troll organizzati per dirottare l’opinione pubblica ha cambiato la percezione dei social network: non più una piattaforma neutra, ma uno strumento che può essere usato per orientare la realtà.

Negli ultimi anni Zuck ha cercato di sistemare tutto questo, dalle licenze per la raccolta dei dati agli strumenti per la raccolta di segnalazioni per fake news e utenti falsi. Il Centro informazioni quindi si inserisce proprio in questa strategia e cerca di presentare la piattaforma come attenta ai bisogni degli elettori. Quattro anni fa il confronto fra Facebook e il più grande appuntamento elettorale degli Stati Uniti non è finito bene per il social. Menlo Park riuscirà ad imparare dai suoi errori?

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