Fondi, il candidato neofascista e «antisemita» fa insorgere l’Anpi: «Espellerlo immediatamente»

Christian D’Adamo, fondano 32enne, risulta candidato alle prossime elezioni comunali nella nella lista civica Giulio Mastrobattista sindaco

Naziskin, negazionista, omofobo, xenofobo, antidemocratico, anticostituzionale, anticomunista e, per non farsi mancare nulla, anche antisemita. La descrizione che si leggeva sul profilo Twitter di Christian D’Adamo, fondano di 32 anni, pizzaiolo, non lascia dubbi circa le sue simpatie storiche e politiche. Ma la persona in questione risulta candidata come consigliere comunale alle prossime elezioni a Fondi, nella lista civica “Giulio Mastrobattista sindaco”. Si tratta di una delle tre liste che supportano l’avvocato Mastrobattista di Fratelli d’Italia.


Come riferito da diverse testate la definizione è sparita dai profili social di D’Adamo, che nelle ultime ore sembra aver reso privati tutti i profili. Tuttavia sul web si trovano ancora tracce di saluti romani e fasci littori. Su Facebook il candidato consigliere si definisce “Fasciolaziale Callistenico”. A sollevare il caso è stata l’Anpi, che ha chiesto a Mastrobattista una presa di posizione netta. Oltre che di procedere con l’immediata espulsione del candidato, «in quanto totalmente incompatibile a livello ideologico e morale con la carica per cui compete». Circa un mese fa c’era già stato uno scontro tra l’Associazione nazionale partigiani e Mastrobattista, accusato di aver fatto il saluto romano durante un incontro.


Ma il candidato sindaco, tramite il suo legale, aveva risposto in modo chiaro: «Chi mi accusa di aver fatto il saluto romano – aveva detto – mi ferisce l’anima e violenta la mia storia. Offende la mia formazione politica e culturale e ne risponderà nelle sedi giudiziarie, non ultima quella penale». La vicenda si era quindi chiusa come un fraintendimento. Ma di fronte alle evidenze che riguardano il candidato D’Adamo, l’Anpi è tornata a farsi sentire, spiegando come poco più di un mese fa «esprimeva la propria perplessità nei confronti del candidato sindaco Giulio Mastrobattista per un gesto che, a detta di quest’ultimo, era semplicemente fraintendibile. Bene, noi crediamo alle parole dell’avvocato», ha scritto su Facebook l’Associazione.

«Un braccio alzato può essere un gesto fraintendibile, ma tacere su una simile questione sarebbe solo un atto di condivisione con simili aberranti valori», ha concluso l’Anpi. «Non conoscevo questa persona», ha risposto Mastrobattista, spiegando che «abbiamo già lanciato l’hashtag #nessunovotid’adamo. Per quanto riguarda la candidatura dovrebbe rinunciare lui, ma stiamo verificando se lo stesso responsabile della lista sia legittimato ad estrometterlo. Intanto io e tutti i candidati stiamo appunto lanciando l’hashtag». Il candidato sindaco ha inoltre assicurato di aver acquisito i casellari dei carichi pendenti dei candidati. «Come ho invitato a non votare candidati a sindaco pregiudicati -ha detto Mastrobattista – così invito a non votare chi ha simili profili social». Ennesima polemica, dunque, relativa a candidati alle amministrative con simpatie, passate e presenti, tutt’altro che democratiche e costituzionali.

Foto in copertina: sites.google.com/site/cristiandadamo

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