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Stupro di Matera, Pisticci chiede scusa alle due quindicenni: «Non siamo tutti uguali»

12 Settembre 2020 - 15:34 Redazione
«Chiediamo perdono alle vittime e alle loro famiglie, che hanno avuto la forza di denunciare l'accaduto», dice la sindaca

«#Noi non siamo tutti uguali. La nostra comunità vi chiede scusa»: così si legge su uno striscione esposto oggi a Marconia di Pisticci, in provincia di Matera. Il riferimento è alla violenza sessuale di gruppo subita da due ragazzine inglesi di 16 e 15 anni in una villa della frazione di Pisticci. Erano in vacanza da alcuni giorni in Basilicata, da dove viene una delle due ragazze. Sono stati anche esposti dei nastri rosa su alcuni balconi: l’iniziativa di solidarietà è stata organizzata dall’associazione Dolphin.

E il comune di Pisticci si costituirà parte civile nel processo«A tutela dei diritti inviolabili della persona e della libertà di autodeterminazione delle donne», sulla violenza sessuale di gruppo. A dirlo è la sindaca, Viviana Verri, in un comunicato ufficiale a nome anche della giunta e del Consiglio comunale.

«Chiediamo perdono, a nome della città che rappresentiamo, alle vittime e alle loro famiglie, che hanno avuto la forza di denunciare l’accaduto, consentendo agli inquirenti di perseguire subito i presunti colpevoli e costituendo un esempio di grande coraggio per tutte le persone che sono vittime di violenza».

Nella nota non manca un richiamo «all’unità di tutta la cittadinanza, perché la violenza non generi altra violenza e i social non vengano utilizzati per celebrare processi sommari e inneggiare a pene che non appartengono ad un popolo civile, ma soltanto per veicolare iniziative e messaggi che ribadiscano come questa comunità abbia un volto ben diverso da quello della brutalità, mostrata da un fatto che deve rimanere una pagina triste ma isolata della nostra storia cittadina».

Le indagini

Sono quattro i giovani arrestati: hanno tra i 19 e i 23 anni.. Altre tre persone avrebbero partecipato all’aggressione e al momento sono indagate a piede libero. C’è poi un ottavo soggetto per cui si sta ancora chiarendo il ruolo e le responsabilità nella violenza di gruppo.

L’incidente probatorio dovrebbe svolgersi la prossima settimana. Fino ad allora, le due ragazze dovrebbero restare in Italia. Da lunedì dovrebbero anche avere luogo gli interrogatori di garanzia dei quattro giovani arrestati e degli altri tre indagati a piede libero.

ANSA/MARTINA | Il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, durante la conferenza stampa nella Questura della Città dei Sassi, 11 settembre 2020.

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