Briatore: «Numeri falsi sui positivi al Billionaire, tutti attacchi politici: il virus non era solo nelle discoteche di destra»

L’imprenditore torna a difendersi dopo le polemiche scoppiate per il focolaio che ha coinvolto il suo locale in Sardegna. I dipendenti positivi sarebbero stati molti meno, ma per lui era inutile smentire in quei giorni

Dietro la bufera per i focolai scoppiati in Sardegna, e in particolare al Billionaire, secondo Flavio Briatore si nasconde una volontà tutta politica di attaccare «un governatore di destra – il presidente sardo Christian Solinas – che però aveva una Regione Covid free, ha chiesto il test di negatività per chi entrava e non gliel’hanno concesso». Al Corriere della Sera, l’imprenditore da poco tornato a Montecarlo dopo essere guarito dal Coronavirus torna sulle polemiche che lo hanno travolto nelle scorse settimane, tutte strumentali e ingigantite secondo lui, per cui non ha niente di cui scusarsi: «Mi devo scusare perché do lavoro? È una follia». Una grande montatura secondo Briatore che ha coinvolto anche il suo locale sulla Costa Smeralda, dove i casi positivi sarebbero stati molti meno e non gravi come emerso dalle cronache di quei giorni.


Oggi dice che i suoi dipendenti stanno bene: «L’80% era asintomatico e il ragazzo con problemi polmonari gravi sta uscendo dalla terapia intensiva. I positivi comunque erano 30 e non 100 come ho letto». Quelle cifre però Briatore non le ha mai contestate prima: «Sarebbe stato inutile» dice, perché d’accordo col presidente Solinas ribadisce che: «il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente e il Billionaire è stato strumentalizzato, perché noto in tutto il mondo. Il messaggio era che qui tutti avevano il virus e in Emilia zero: solo le discoteche di destra avevano il virus, quelle di sinistra no».


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