Conte presenta il nuovo Dpcm: «Numeri in aumento, dobbiamo intervenire». Ecco le Regioni fascia per fascia

di Redazione

Chiusure differenziate a seconda del livello di rischio: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta nella fascia rossa. Puglia e Sicilia in quella arancione. Le misure entreranno in vigore venerdì

«I numeri sono in costante aumento, dobbiamo intervenire». Così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa convocata nella sera di oggi, 4 novembre, per presentare le misure del nuovo Dpcm. Misure che entreranno in vigore venerdì 6 novembre, e non domani come inizialmente previsto. «Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’è l’alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche», ha detto Conte.



Il premier ha illustrato quali Regioni rientreranno nelle varie fasce, rossa, arancione e gialla, a seconda del rischio contagio e, di conseguenza, della severità delle restrizioni. Nella fascia rossa figurano Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. In quella arancione Puglia e Sicilia. Le altre Regioni saranno inserite nella fascia gialla. «Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporre misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave», ha detto Conte.

Le misure per ogni fascia

Nella fascia gialla è prevista la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori, la chiusura dei musei e delle mostre, e trasporto pubblico al 50%. In quella arancione, si aggiungono chiusura di bar e ristoranti e divieto di spostamenti all’interno della Regione. Nella fascia rossa, divieto di uscire di casa (se non per comprovate esigenze lavorative, di studio e di salute), oltre alla didattica a distanza estesa a seconda e terza media.

«Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l’esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente» con i «rappresentanti delle Regioni», ha chiarito Conte. Il premier ha sottolineato come non sia prevista una fascia verde, perché «non ci sono territori che possono sottrarsi» alle misure restrittive, «la pandemia corre ovunque». Quanto ai ristori per le attività colpite dalle chiusure, Conte ha detto: «Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge».

Cosa prevede il Dpcm

Conte ha firmato il Dpcm nella notte tra il 3 e il 4 novembre. Il testo prevede, tra le altre cose, il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, con chiusure differenziate per Regione a seconda della fascia di rischio contagio. Torna inoltre l’autocertificazione per gli spostamenti in tutta Italia.

Continua a leggere su Open

Leggi anche: