«Chico Forti torna in Italia»: l’annuncio di Di Maio. L’ex imprenditore è detenuto negli Usa da più di 20 anni

L’ex produttore tv ed ex velista è stato condannato in Florida nel 2000 all’ergastolo per la morte di Dale Pike. Si è sempre dichiarato innocente

Un momento «atteso per 20 anni»: Chico Forti tornerà in Italia. A dare la notizia è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook. «L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia». «Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari», dice Di Maio.


«Il ritorno di Chico Forti in Italia è uno splendido regalo di Natale per i suoi familiari e per tutti i cittadini. Era una battaglia di giustizia e di civiltà, e come Lega siamo orgogliosi di averla combattuta anche quando ne parlavano in pochi», commenta a strettissimo giro il leader della Lega Matteo Salvini.


Chi è Chico Forti

Enrico Chico Forti, imprenditore trentino, ex produttore tv ed ex velista, è stato arrestato negli Usa nel 1998 e condannato all’ergastolo due anni dopo da un tribunale della Florida. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio premeditato per la morte dell’australiano Dale Pike. Forti, oggi sessantenne, si è sempre dichiarato innocente. L’anno scorso, per intervenire sul suo caso, si era anche ipotizzato di chiedere la grazia. Il 40enne Dale Pike è stato ucciso il 15 febbraio di 22 anni fa su una spiaggia di Miami con due colpi di pistola alla nuca.

Pike e Forti, secondo le ricostruzioni, erano in trattativa per l’acquisto da parte di Forti di un hotel di proprietà del padre di Pike – Tony, patron del Pike Hotel. Forti sarebbe stato vittima di una truffa e questo, a detta dell’accusa, sarebbe stato il movente dell’omicidio. Per Forti e per i movimenti che sostengono la sua innocenza, si tratta però di una condanna pronunciata senza prove e senza aver rinvenuto l’arma del delitto.

In copertina ANSA / Angelo Carconi| Luigi Manconi durante la manifestazione “Uniti per Chico Forti” in piazza Montecitorio, Roma, 13 ottobre 2020.

Leggi anche: