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Mammografie, Hpv e Pap test: ecco tutti gli esami persi nel 2020 a causa della pandemia di Coronavirus

15 Gennaio 2021 - 08:48 Redazione
Tra gli inviti caduti nel vuoto, quelli per lo screening contro il tumore al colon-retto

La pandemia di Coronavirus, si sa, porta con sé anche seri effetti collaterali in termini di salute e di sistema sanitario. Perché l’emergenza, ma anche la paura del contagio, insieme a un sistema sempre più sotto stress, hanno di fatto rallentato (quando non proprio fatto sparire) tanta attività clinica per la prevenzione: Pap test e HPV test, mammografie e screening per il tumore del colon-retto. Un’attività medica che in Italia, tra marzo e aprile, era letteralmente paralizzata, salvo poi riprendere a maggio. I ritardi degli screening però non sono stati colmati, tranne in alcune regioni. In tutto si sono perse 2.383 diagnosi di lesioni pre-cancerose alla cervice, 2.793 alla mammella e 1.168 carcinomi e 6.667 adenomi avanzati al colon-retto.

I dati sono stati diffusi dal secondo rapporto dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS), che copre i primi nove mesi del 2020, e ripreso da Il Sole 24 Ore. Secondo il report, rispetto al 2019, il 40% degli appuntamenti per gli esami contro il tumore della cervice non è stato sfruttato. Situazione analoga sia con il Pap test (con cadenza triennale) che con l’HPV test (con cadenza quinquennale). «Si tratta di oltre un milione di inviti persi (1.162.842). Anche la propensione alla partecipazione si è ridotta del 17%», si legge.

I numeri

Stando ai numeri, rispetto al 2019 ci sono state complessivamente 540.705 visite in meno, pari ad una riduzione del 48,8%.

  • mammografia: nei primi mesi del 2020 sono oltre 600mila le prestazioni in meno (-43,5%). Gli inviti sono diminuiti di oltre 900mila unità
  • tumore al colon-retto: 2 milioni di inviti (1.907.789) in meno rispetto all’anno precedente per lo screening dei tumori del colon-retto (-42%)
  • test immunochimico fecale (FIT): quasi un milione in meno (967.465) le persone che hanno eseguito l’esame nei primi mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 (-52,7%)

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