Scuola osservata speciale per le varianti, i presidi: «Difficile ora tornare in classe al 100%». Pregliasco: «Più a rischio asili ed elementari»

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco occorrono maggiori controlli per individuare rapidamente i focolai di varianti e intervenire con chiusure localizzate. Nel Lazio da lunedì parte la campagna per docenti e amministrativi

La diffusione delle varianti Covid mette in allerta il mondo della scuola. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha detto a SkyTg24 che se da una parte l’obiettivo è tornare in classe al 100%, dall’altra la cosiddetta variante inglese è molto aggressiva dal punto di vista dei contagi di Coronavirus e ha chiesto quindi un’accelerazione della campagna vaccinale per i professori.


Anche il virologo Fabrizio Pregliasco è intervenuto sul tema con un’intervista al quotidiano La Stampa. Pregliasco sostiene che le scuole debbano rimanere aperte, ma allo stesso tempo ritiene che vadano rafforzati i controlli e i protocolli di sicurezza per individuare rapidamente eventuali focolai e procedere in tal caso con chiusure mirate. Secondo Pregliasco, infatti, un lockdown generalizzato provocherebbe una rivolta sociale, mentre lockdown mirati nelle zone in cui le varianti Covid sono più presenti potrebbero essere efficaci.


Nel Lazio, intanto, da lunedì 22 febbraio partiranno le vaccinazioni del personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado e delle università pubbliche e private, con prenotazioni a partire da giovedì 18 per gli appartenenti alla fascia d’età compresa tra i 55 e i 45 anni. La prenotazione va fatta online sul sito prenotavaccino-covid.regione.lazio.it, tramite la tessera sanitaria. Dal 22 febbraio potranno prenotare i lavoratori della scuola tra i 44 e i 35 anni e dal 26 febbraio gli under 34.

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