In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀDecreto RistoriEvasione fiscaleGoverno DraghiTasse

Fisco, verso il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali sotto i 5 mila euro. Ipotesi rottamazione per gli importi maggiori

27 Febbraio 2021 - 22:03 Redazione
Per quanto riguarda i ristori, potrebbe arrivare l'addio ai codici Ateco, che scompaiono anche come termine per lasciare spazio al sostegno alle partite Iva

Il governo guidato da Mario Draghi intende avviare fra qualche mese – la data più probabile è quella di giugno – una nuova operazione di pace fiscale. Secondo Italia Oggi, l’operazione dovrebbe riguardare il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali emesse dal 2015, con un valore entro i 5 mila euro. Per quanto riguarda invece le cartelle che superano questo limite, si pensa a una nuova forma di rottamazione che permetterà di pagare l’importo nell’arco di due anni, senza interessi e sanzioni.

Ma poiché si ipotizza di cominciare a giugno, per allineare il calendario della nuova rottamazione dovrebbe essere concessa una proroga di due mesi del pagamento delle rate dei piani di rottamazione già sottoscritti. In assenza di novità normative, la macchina del fisco dovrebbe ripartire a pieno regime da lunedì 1° marzo, con una ripresa delle notifiche delle cartelle e degli avvisi fiscali congelati per la pandemia. In tutto oltre 50 milioni, secondo l’Agenzia delle entrate.

Interventi su date e scadenze potrebbero rientrare nel quinto decreto Ristori. E in pentola, per quanto riguarda i ristori, bolle anche un’altra novità: l’addio ai codici Ateco, che scompaiono anche come termine per lasciare spazio al sostegno alle partite Iva. Mentre il ministero dell’Economia, secondo l’agenzia di stampa Agi, sta lavorando a un provvedimento che differirà il termine del 1° marzo 2021 per il pagamento delle rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Il termine riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter. Il provvedimento entrerà in vigore successivamente al primo marzo 2021 e i pagamenti, anche se non arrivati entro questa data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti