Sanremo 2021, cinque serate per cinque ricordi. Quando il Festival si fermò per seguire Alberto Tomba all’Olimpiade di Calgary

Nel 1988, durante la serata finale del Festival, l’Ariston interruppe la gara per seguire la seconda manche dello slalom speciale che consegnò la medaglia d’oro allo sciatore bolognese

Questa volta non ci sarà Aldo Biscardi ad applaudirlo. Lui, il presentatore del famoso Processo era stato il primo ad alzarsi in piedi una volta finita la gara. Trentatré anni dopo, Alberto Tomba farà questa sera il suo ritorno come ospite sul palco del Festival di Sanremo in un Ariston diverso, senza pubblico. Ma dove lo sport, con le apparizioni di Ibrahimovic, i racconti di Mihajlovic, Schwazer e della calciatrice Cristiana Girelli ha continuato ad andare a braccetto con la musica.


E forse è proprio su quel palco che il 27 febbraio del 1988 l’Italia ha scoperto la “Tomba mania”. Alle olimpiadi invernali di Calgary, il 22enne sciatore bolognese ha già portato a casa una medaglia d’oro nello slalom gigante. Difficile volere di più – come dirà più tardi lo stesso Tomba – a quell’età. Ma la fame del campione alla fine viene sempre fuori. E così, terzo dopo la prima manche dello slalom speciale, ma con il podio a un passo, tutta l’Italia attende la seconda discesa.


Sono gli anni di Maradona al Napoli, come ricorderà poi lo stesso sciatore, ma il giovane bolognese riesce a creare trepidazione attorno a uno sport seguito per anni da pochi esperti e appassionati. L’attesa è tanta, e la portata dell’evento è storica. Così, durante la serata finale del festival di Sanremo che incoronerà Massimo Ranieri con Perdere l’Amore, l’Ariston si ferma e le immagini si spostano sul cancelletto di partenza di Calgary dove c’è Tomba pronto per la seconda manche. Al traguardo, con un tempo di 1.39.47, lo sciatore si piazza davanti a tutti. Mancano due atleti, ma non c’è niente da fare, i sei centesimi di vantaggio bastano a Tomba per prendersi il secondo oro olimpico. Il resto è storia.

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