Bozza del nuovo piano vaccini: si procede in base all’età, via libera alle iniezioni anche in azienda

Priorità agli over 80, alla categoria dei docenti alle forze dell’ordine. In secondo luogo si procederà con i pazienti più vulnerabili, compresi i disabili e chi si occupa di loro

Accesso differenziato per i più vulnerabili, inoculazioni in ambienti di lavoro e priorità agli over 80. Sono alcune delle indiscrezioni che emergono sulla bozza del nuovo Piano vaccini anti Coronavirus attualmente in fase di elaborazione da parte del Governo Draghi che dovrebbe presentarlo ufficialmente nel fine settimana. Le novità riguardano una più chiara definizione delle priorità, a partire dai gruppi interessati che riceveranno per primi le dosi del vaccino.


Vaccinazioni anche sul posto di lavoro

La priorità verrà comunque data agli over 80, dai docenti e le forze dell’ordine. Soltanto in un secondo momento si proseguirà con i pazienti estremamente fragili, compresi i disabili e le persone che se ne occupano, per poi andare avanti per fasce di età decrescenti. Stando alle anticipazioni le persone più fragili dovranno andare nei centri ospedalieri per farsi somministrare la dose del vaccino mentre nella fase della vaccinazione di massa sarà centrale il ruolo dei medici di base che potrebbero effettuarle anche nei propri studi. Inoltre, per la vaccinazione di massa sono previste anche le somministrazioni del vaccino nelle stesse strutture degli ambienti di lavoro, come deciso oggi in Lombardia.


Medici di base per le vaccinazioni di massa

L’altro aspetto chiave riguarda il personale che si occuperà delle somministrazioni. Con un accordo raggiunto oggi ai 60 mila medici nel territorio – tra medici di medicina generale ai pediatri – e circa 40 mila specializzandi, si aggiungono circa 63.600 dentisti e odontoiatri. A questi presto potrebbero aggiungersi anche i pediatri e i medici dello sport.

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