Covid, focolaio in un ospedale del Genovese «partito da personale non vaccinato». Toti: «Subito un decreto sull’obbligatorietà»

Il governatore della Liguria: «Serve un’iniziativa a livello nazionale. Un decreto legge si fa in due ore»

Nuovo caso di focolaio in un’azienda sanitaria della Liguria. Nove persone sono risultate positive al Coronavirus nel reparto di Medicina dell’ospedale di Lavagna, in provincia di Genova. Stando alle indagini dell’Asl, il contagio sarebbe partito da un dipendente tra il personale sanitario che fino ad ora si è rifiutato di ricevere il vaccino contro il Covid. Una versione confermata anche dal presidente della Regione Giovanni Toti che ora chiede un decreto ad hoc per porre fine a questi episodi. Per questioni di privacy, l’azienda sanitaria non è nella posizione di chiedere agli operatori chi si è vaccinato e chi ha preferito non farlo, ma il direttore generale dell’Asl4 Paolo Petralia è comunque in grado di riferire che allo stato attuale circa un 15% del totale dei lavoratori non è ancora immunizzato.


«Noi ribadiamo che la conoscenza della situazione vaccinale di una persona è totalmente riservata e riguarda la linea scelta da questa persona – ha commentato riferendosi al cluster – ma diciamo al tempo stesso che è fondamentale vaccinarsi per se stessi e per gli altri, soprattutto quando si opera in ambienti come quello ospedaliero». Prima di questo caso, soltanto qualche settimana fa – era il 13 marzo – all’ospedale San Martino di Genova, il primo per dimensioni in tutta la Liguria, era stato individuato un focolaio partito da un infermiere «no vax»; e in un’altra circostanza, sempre a causa del personale sanitario non vaccinato, era stato individuato un piccolo cluster in una Rsa del capoluogo ligure.


Toti: «Obbligo vaccinale per gli operatori sanitari»

«Mi auguro un decreto legge che renda obbligatorio il vaccino anti Covid come requisito di sicurezza per chi lavora negli ospedali, luogo dove si recano i cittadini fragili – ha detto Toti, presidente della Liguria e vicepresidente della conferenza delle Regioni ai microfoni di Radio 1 -. Un decreto legge si fa in due ore. Non è una cosa stravagante l’obbligo di vaccinazione ce l’abbiamo anche in altri casi nel nostro Paese, si è discusso della Legge Lorenzin per almeno un anno e mezzo», ha spiegato il governatore ligure secondo cui però a prendere l’iniziativa sull’introduzione dell’obbligatorietà per il personale sanitario deve essere il Parlamento, «perché noi non possiamo costringere al trattamento sanitario obbligatorio del vaccino, è una cosa che può fare solo il governo centrale».

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