Che siano gli asterischi o la schwa (ə), buttarsi in forme di linguaggio che evitino il maschile universale è sempre una buona cosa. Ma ancora meglio sarebbe capire dove vanno messi. La Regione Lombardia, in un tentativo di avvicinarsi al linguaggio queer, è caduta in una gaffe grammaticale. Eh sì, perché in una call for artists pubblicata su Instagram, il/la social media manager ha tagliato la vocale finale del sostantivo, già di per sé “neutro”, scrivendo: «Sei un giovane artist* o fai parte di un collettivo artistico?». La parola “artista”, infatti, al singolare si declina allo stesso modo sia al femminile che al maschile, prestandosi inoltre, grazie alla sua forma ambigenere, ad andare oltre il binarismo M/F.

L’errore non è ripetuto nelle altre immagini, dove invece sembra essere passato meglio il concetto: si legge «Open call per giovani artist*» e la domanda «Sei residente o domiciliat* in Regione Lombardia?». Insomma, sempre meglio fare che non fare. Ma per evitare di accumulare ulteriori critiche agli esperimenti sul linguaggio inclusivo, sarebbe meglio prestare un po’ più attenzione alle regole grammaticali che ancora ci piacciono. Certo, posto che si sia in buona fede: qui il rischio di queerbaiting politico (cioè il cavalcare le battaglie della comunità Lgbtq+ ai fini del consenso, senza appoggiare politicamente le battaglie contro l’omotransfobia) è alle stelle.

Immagine di copertina: Screen dal profilo Instagram della Regione Lombardia
Leggi anche:
- Coronavirus, in Lombardia 35 decessi in 24 ore. Aumentano gli ingressi nelle terapie intensive
- Coronavirus, in Lombardia 67 decessi in 24 ore. Calano gli ingressi nelle terapie intensive: 15 da ieri
- Via libera ai test salivari a scuola, da maggio parte la Lombardia: «Esami più rapidi senza personale sanitario»
- Coronavirus, in Lombardia 72 decessi in 24 ore. Tornano ad aumentare i ricoveri in terapia intensiva: 25 da ieri
- «Vi chiamano neg*i o fro*i? Ridetegli in faccia e disarmateli»: la Rete insorge contro il discorso di Pio e Amedeo
- Ddl Zan, l’attacco di Fedez alla Lega e a Pillon: «Questa legge è una priorità» – Il video
- Lo scanner all’aeroporto non riconosce l’identità sessuale: la denuncia dell’attivista e modella trans – Il video
- L’Europa è Lgbtq free: il Parlamento Ue vota una risoluzione (contro Polonia e Ungheria). Ma i sovranisti non ci stanno
- Achille Lauro e le accuse di queerbaiting. La comunità Lgbtq+ si divide: «Così strumentalizza il nostro mondo»
- Orietta Berti: «Sono a favore della legge Zan. Penso a Malika, chi non vuole questa legge non ha i suoi problemi» – L’intervista