Primo maggio, Conte difende il blocco dei licenziamenti: «Necessario per garantire la tenuta del sistema»

L’ex primo ministro ha scritto un lungo post su Facebook nel quale, tra le altre cose, difende gli effetti del blocco dei licenziamenti nel periodo di crisi

L’ex premier Giuseppe Conte ha parlato di blocco dei licenziamenti in occasione della Festa dei lavoratori di oggi, primo maggio. In un post su Facebook, Conte ha scritto che si tratta di una misura «assolutamente necessaria per assicurare la tenuta dell’intero sistema sociale ed economico», messo in crisi dall’emergenza sanitaria da Coronavirus che da oltre un anno scuote l’Italia e il mondo. «Secondo Bankitalia (il provvedimento, ndr) nel 2020 – insieme a Cig e aiuti alle imprese – ha contribuito a salvare 400 mila posti di lavoro». Secondo Conte, quindi, che è stato l’autore della norma insieme al suo governo, «questo blocco va graduato in base all’andamento effettivo del piano vaccinazioni e ai segnali di ripresa della competitività del nostro sistema produttivo».


Nel lungo post, Conte ha anche scritto: «Dobbiamo non solo contrastare la disoccupazione, attraverso gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma dobbiamo anche rafforzare la posizione di tutti i coloro che espletano prestazioni lavorative, ma vantano pochi diritti: penso ai rider, ma anche al precariato nell’ambito delle professioni intellettuali (avvocati, ingegneri, giornalisti etc…)». Tra le proposte c’è anche una nuova stesura dello Statuto dei lavoratori, che risale al 1970 e il rafforzamento del «catalogo dei diritti dei lavoratori, con particolare riguardo alle fasce estese di precariato e alle tecnologie digitali, sempre più invasive».


Immagine di copertina: ANSA/FILIPPO ATTILI

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