22 anni, appena diventata mamma. Chi era Luana, la ragazza morta sul lavoro a Prato

Le dinamiche del suo decesso vanno ancora chiarite. Al momento il macchinario con cui stava lavorando si trova sotto sequestro

Il macchinario che la intrappola. Il corpo che viene trascinato. L’intervento, inutile, dei colleghi. E poi le ambulanze, i pompieri e la constatazione del decesso. È morta così, la mattina del 3 maggio, Luana D’Orazio, 22 anni. Era diventata mamma da poco e lavorava in una fabbrica tessile a Montemurlo, nella provincia di Prato. Luana abitava a Pistoia e la mattina del 3 maggio si era alzata per andare in azienda. Si trovava davanti a un orditoio, un macchinario che sbroglia i fili e li ordina prima della lavorazione.


Non è ancora chiara la dinamica, ma a un certo punto Luana è rimasta incastrata dal macchinario ed è stata trascinata verso un rullo industriale. Nessuna possibilità di salvezza. Insieme a lei c’era un collega. Era voltato di spalle e non è riuscito a intervenire in tempo. Sul luogo dell’incidente è arrivato anche il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: «È una tragedia che colpisce tutta la comunità e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane. Aveva avuto un figlio da poco, era felice. Siamo vicini al piccolo e a tutta la famiglia».


Da inizio anno 120 morti sul lavoro

Al momento il macchinario dell’azienda si trova sotto sequestro. Come spesso succede in questi casi, i profili social di Luana si sono trasformati in una camera ardente virtuale, in cui chi passa lascia un commento. In occasione del 1° maggio l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) aveva pubblicato un conteggio sui morti sul lavoro nel 2021. Erano 120, praticamente uno al giorno.

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