Il video che ha scatenato lo sfogo di Beppe Grillo dietro le nuove accuse: nelle carte le oscenità dei quattro mentre le ragazze dormivano

Quando ormai era l’alba alla fine della notte al centro dell’inchiesta, i quattro sono stati protagonisti di ripetuti atti osceni nei confronti delle ragazze in stato di incoscienza

Nel secondo avviso di conclusione delle indagini preliminari nel caso Grillo emergono i dettagli sul contenuto di un altro video che Ciro Grillo e gli altri tre amici hanno fatto la notte del 16 luglio 2019 durante la notte dei presunti stupri di gruppo. Il quotidiano La Verità, che ha visionato gli ultimi atti della procura di Tempio Pausania, riporta ampi stralci con la descrizione di quelle immagini, ipotizzando che possa trattarsi proprio di quelle citate da Beppe Grillo nel suo sfogo su Facebook in difesa del figlio e dei suoi amici, quando li definiva: «quattro coglioni col pisello così, non quattro stupratori». E infatti il filmato mostrerebbe i ripetuti atti osceni che vedono protagonisti i quattro mentre le due ragazze dormivano quando ormai era l’alba.


FACEBOOK | Lo sfogo di Beppe Grillo sui social in difesa del figlio Ciro

«Il gruppo si filmava avvicinando i genitali al corpo delle giovani – si legge nell’atto di conclusione delle indagini – Tutti riuniti tra loro presenziavano, filmavano, scattavano e si immortalavano vicendevolmente, utilizzando il telefonino di Capitta – uno dei quattro -, nei video e nelle fotografie sottoelencate in cui esponevano i propri genitali avvicinandoli alla testa della ragazza».

«In un caso – si legge ancora – con i propri genitali toccavano la fronte della giovane, mentre la medesima si trovava in stato di incoscienza perché addormentata, così da costringerla a subire tali atti sessuali». Tutto ciò sarebbe avvenuto a partire dalle 6.25 del mattino. Prima «Grillo e Lauria si scoprivano i genitali e Grillo, tenendoseli in mano, si posizionava in piedi a lato del divano su cui una ragazza poggiava la testa». Alle 6.39, Lauria si sarebbe fatto scattare una fotografia sempre «con i genitali esposti». Alle 7.15, altri due scatti, questa volta con «i genitali appoggiati sulla fronte» di una delle due giovani.

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