Il mistero della testa umana trovata in una valigia a Roma, la tracce di sangue fino alla casa della compagna: «Era già morto»
Una valigia abbandonata vicino a un’auto in via Federico Sacco, a Roma, e dalla quale fuoriusciva del sangue. Un passante la nota è chiama il 112. Quando gli agenti arrivano in zona Santa Maria del Soccorso, a Est della Capitale, riescono a intravedere da una fessura del bagaglio – imballato con il nastro isolante – la testa di un uomo. L’area viene chiusa e gli uomini delle forze dell’ordine si mettono sulle tracce del responsabile. Seguendo le macchie di sangue lasciate sull’asfalto, gli agenti arrivano in un appartamento non molto distante da luogo del ritrovamento del cadavere. Al suo interno, trovano la compagna dell’uomo morto e stipato nella valigia. La donna, senza troppe resistenze, avrebbe ammesso che si trattava del suo convivente, un cittadino italiano di 37 anni con precedenti di polizia. Lei, che di anni ne ha 39, avrebbe deciso di sbarazzarsi così del cadavere della vittima, morta in casa diversi giorni prima del ritrovamento.
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