Rimborso AstraZeneca, il Codacons ci prova: come funziona il risarcimento da 10 mila euro per gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose

Il Codacons lancia un’azione collettiva con modulo di diffida per gli under 60 immunizzati con Vaxzevria. Ha qualche chance di riuscire?

Il Codacons lancia un’azione collettiva di risarcimento per gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca e che adesso dovranno affidarsi all’immunizzazione eterologa decisa dal ministero della Salute su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico e dell’Aifa. Il tutto accade mentre gli esperti invece rassicurano sulla seconda dose fatta con un vaccino diverso da Vaxzevria. Sul suo sito l’associazione dei consumatori spiega che ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini una diffida per tre distinte fattispecie di risarcimento del danno. Ovvero:


  • “Il risarcimento del danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca autorizzato dalle competenti autorità Italiane: trattasi di danno ormai riconosciuto dalla Giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso” del 1976 (ove il danno morale lamentato da soggetti che provino in concreto di avere subito un turbamento psichico di natura transitoria a causa dell’esposizione a sostanze inquinanti è stato riconosciuto risarcibile autonomamente, anche in mancanza di una lesione all’integrità psico-fisica accertata o di altro evento produttivo di danno patrimoniale – Cassazione n. 2515 del 21 febbraio 2002). Tale danno potrà forfettariamente quantificarsi nella misura di euro 10.000”;
  • “il risarcimento del danno non patrimoniale-biologico, danno permanente o temporaneo, anche in termini di danno differenziale, riportato per essere stato sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca, con riserva di indicazione e quantificazione specifica”;
  • “l’indennizzo previsto dalla Legge 201/92 a carico dello Stato per essere stato sottoposto a vaccinazione da cui è deriva la la menomazione psicofisica permanente da valutarsi e quantificarsi nel prosieguo”.

L’azione risarcitoria ha qualche chance di riuscire? In primo luogo è difficile far rientrare la questione della cancellazione della seconda dose di Vaxzevria nella fattispecie dei danni da vaccinazione, che andrebbero comunque dimostrati in tribunale. Soprattutto per quanto riguarda la menomazione psicofisica “permanente” che deriverebbe dal cambio di vaccino tra prima e seconda dose.


Il modulo di diffida del Codacons per gli under 60 vaccinati con AstraZeneca

In secondo luogo il caso Seveso che viene citato dal Codacons riguarda la “nuvola” di diossina che fuoriuscì a causa di una fuga avvenuta nel reattore di un’industria chimica di Meda (l’Icmesa) in provincia di Monza e che poi, ricorda La Stampa, arrivò fino alla città di Seveso, “dove nei giorni immediatamente successivi vengono trovati morti centinaia di animali e cominciano a presentarsi sintomi di ustione e intossicamento in adulti e bambini, destinati a suscitare un’ondata di panico generale”. Una situazione che non sembra paragonabile a quella dei vaccinati con AstraZeneca. Proprio oggi Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, ha spiegato al Corriere della Sera che la cosiddetta “vaccinazione eterologa” è sicura: «Il mix per i vaccini anti-Covid prima che in Italia è stato approvato in Germania, Canada, Francia, Svezia, Spagna, Norvegia e Finlandia. Le evidenze di sicurezza ed efficacia sono state riaffermate da studi che riportano i dati raccolti su diverse centinaia di persone. Confermano quello che ci aspettavamo e cioè che il mix è più potente a parità di sicurezza».

E ci sono comunque dei precedenti: «È successo per i vaccini contro l’epatite B, il meningococco C e per l’antinfluenzale che ripetiamo ad ogni stagione, come fossero tanti richiami. Accade normalmente che il tipo di vaccino venga cambiato senza aver fatto studi registrativi di fase 3, sull’uomo, delle combinazioni ma solo per il singolo richiamo. Nel corso degli anni le tecnologie sono cambiate eppure abbiamo continuato a utilizzare il mix che funziona sul piano della copertura e della risposta anticorpale. Principi di base della vaccinologia».

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