«Perché mancare di rispetto ai fedeli?»: il ‘Cristo Lgbt’ che ha fatto arrabbiare Giorgia Meloni – Il video

Ad aprire il corteo del Gay Pride di ieri a Roma un ragazzo travestito da Messia. Che dice: «Se fosse vivo il Cristo dell’accoglienza sarebbe qui con noi»

«Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da “Cristo Lgbt”, con stigmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c’è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?». Con queste parole la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni commenta dal proprio account Facebook il travestimento da Messia proposto da un giovane partecipante al corteo per i diritti Lgbtq+ a Roma. «Penso che oggi se Gesù Cristo fosse vivo sarebbe qui con noi», afferma lo stesso ragazzo che si è calato nei panni del fondatore del cristianesimo. «Parlo del Cristo dell’accoglienza alle prostitute, quello del “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Non quello del pregiudizio e della paura», ha detto raggiunto dall’Ansa. Proprio ieri nella Capitale, nell’ambito dei festeggiamenti del mese del Gay Pride per i diritti civili della comunità Lgbtq+, ha sfilato per le vie del centro un corteo, ridotto nelle adesioni a causa del Coronavirus. Durante la manifestazione, partita dall’Esquilino e proseguita per tutto il pomeriggio, il dissenso dei manifestanti verso la Chiesa e la sua nota formale a sfavore del Ddl Zan si è espresso con cori e slogan contro la Santa Sede, rea di influenzare l’iter parlamentare della legge contro l’omotransfobia. «Come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all’odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d’accordo con il Ddl Zan?», aggiunge Meloni. «Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno. Io la penso così. Qualcun altro evidentemente no».


Video: Ansa


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