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Stop alle auto a benzina in Europa tra 14 anni: la Commissione Ue vuole vietarle

Si tratta di una delle proposte contenute nel pacchetto clima presentato oggi. Si prevede anche l'apertura di un fondo per finanziare incentivi auto a zero emissioni. Insorgono i produttori europei di autoveicoli: «Scelta irrazionale»

Arriva lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Questa una delle proposte contenute nel pacchetto clima che è stato presentato oggi dalla Commissione europea. L’obiettivo verrà raggiunto gradualmente, dunque nessuna fretta. Per questa ragione serviranno ben 14 anni, e dovrà essere accompagnato dalla creazione di un nuovo mercato della CO2 per il trasporto su gomma. Gli introiti andranno a finire in un fondo sociale per il clima, dal valore stimato di 70 miliardi in 7 anni, con cui l’Ue potrebbe cofinanziare al 50% gli incentivi per l’acquisto di auto a zero emissioni e la riqualificazione energetica degli edifici per le famiglie a basso reddito. A detta della presidente della Commissione Ue von der Leyen, saranno infatti «i più poveri a essere maggiormente colpiti dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale». «Una battaglia – prosegue – che richiede lo sforzo da parte di tutti a livello globale».

Von der Leyen: «Chi inquina pagherà di più»

E in questo processo verso la decarbonizzazione dell’economia, a detta della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, «chi inquina pagherà di più». «Stiamo facendo da apripista a un’economia pulita – spiega la presidente della Commissione in un’intervista a La Stampa -. Il principio alla base di questa scelta è quello di sviluppare una nuova strategia di crescita verso un’economia decarbonizzata, preservando il pianeta e al tempo stesso il benessere». Gli europei, prosegue la presidente, «vogliono una vita più sana, posti di lavoro e una crescita che non danneggi la nostra natura: ho parlato con l’industria e con le Ong e sono convinta che saremo in grado di fare questo salto in avanti, attraverso l’innovazione e gli investimenti». Il processo avverrà seguendo i principi di equità e correttezza. «I trasporti e l’energia devono essere accessibili a tutti – sottolinea von der Leyen -. Ma il settore del trasporto stradale è stato l’unico in cui le emissioni sono aumentate negli ultimi anni e dobbiamo invertire questa tendenza».

Insorgono i produttori europei di auto: «Stop irrazionale, l’Europa sta sbagliando»

Ma a seguito delle parole della presidente von der Leyen si sono sollevate voci di protesta da parte dei produttori europei di automobili. L’Acea (l’European Automobile Manufacturers’ Association), la principale associazione europea di produttori di autoveicoli ha definito «irrazionale» lo stop alla circolazione dei veicoli a benzina e diesel, contenuto nel pacchetto “Fit for 55” e inserito nel piano europeo contro il riscaldamento climatico. A detta di Acea, l’Unione europea starebbe commettendo un «errore pensando di eliminare le auto a benzina e diesel dalla circolazione entro il 2035». Dal canto loro i produttori confermano che stanno compiendo «tutti gli sforzi per rendere l’Europa a emissioni zero entro il 2050, come previsto dalla proposta di legge sul clima», ma tengono il punto: «vietare una singola tecnologia non è una via razionale da perseguire in questo momento».

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