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La carica dei No Green Pass contro il Museo Egizio: «Obbligatorio all’ingresso? Potete chiudere e infilarvelo nel…»

30 Luglio 2021 - 11:58 Redazione
I No Green pass contro il museo egizio di Torino
I No Green pass contro il museo egizio di Torino
La struttura annuncia su Facebook che si potrà entrare solo con la Certificazione Verde Covid-19. E parte la ribellione di chi non è d'accordo

«Caro museo egizio non ci vedrete più avete perso tre clienti»; «Potete chiudere e il Green Pass infilarvelo nel…»; «Ma questi sono scemi»: sono solo alcuni dei commenti ricevuti sulla sua pagina Facebook dal Museo Egizio di Torino nel post in cui annuncia che per entrare e visitare la struttura sarà necessaria la Certificazione Verde Covid-19 e l’esibizione di un documento di identità. Il tutto in ottemperanza del decreto legge 23 luglio 2021 (quello che istituisce il Green Pass). «Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con certificazione medica specifica», aggiunge il museo che però poi fa sapere anche che i biglietti di chi si presenterà senza certificazione non saranno rimborsati. Nei commenti c’è anche chi spiega che si tratta di regole che dovranno osservare tutte le istituzioni culturali d’Italia. Ma i No Pass non sentono ragioni: «Voi trattate di storia, ma di quella storia che parla di lasciapassare, discriminazione e apartheid non ci avete capito nulla. Peccato, era un mio appuntamento fisso venire da voi. Vuol dire che da oggi in poi farete a meno dei miei soldi!», dice Alice. «Evito anche di entrarci con il tampone, non vorrei farmi contagiare dai vaccinati come in Israele…», sostiene Marica.

Mentre per Barbara c’è qualcosa che ancora non è chiaro: «Come fate a chiedere questo lasciapassare discriminatorio se deve ancora essere tutto confermato? Mi pare sia in alto mare la questione». Poi ci sono quelli che invece vorrebbero spiegare come funzionano queste regole. «Queste disposizioni saranno adottate in tutti i musei nazionali, inutili le rimostranze…salvo acclarati problemi di salute, ognuno è responsabile delle proprie scelte», dice Margherita. «Per vostra informazione ho contattato il Museo e mi è stato detto che il Green Pass momentaneo che viene rilasciato a che si sottopone al test antigenico o al tampone valido per 48 ore… viene riconosciuto per poter accedere al Museo», fa sapere Giovanni. Infine c’è chi, come Thomas, ha molto chiara la situazione: «Il livello dei commenti è IMBARAZZANTE. Tutti ad augurare la chiusura di uno dei più importanti musei al mondo. Il tutto per partito preso. Siete disgustosi».

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