Positivo al Coronavirus si suicida dal terzo piano dell’ospedale di Palermo: era ricoverato in terapia subintensiva

Si è buttato dal terzo piano. Inutile l’intervento dei sanitari. Dallo stesso nosocomio era scappata una donna positiva dopo aver partorito

Un paziente ricoverato in terapia subintensiva respiratoria per Covid-19 si è tolto la vita buttandosi dal terzo piano dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo. L’intervento degli operatori sanitari non è servito a evitare la tragedia. In una nota la direzione strategica del nosocomio esprime «vivo cordoglio ai famigliari» e fa sapere che «Nel massimo rispetto della dolorosa vicenda umana e della privacy delle persone coinvolte l’azienda non fornirà altri particolari». La procura ha aperto un fascicolo d’indagine. Un’indagine dell’agenzia di stampa Agi che risale al settembre scorso diceva che in quattro mesi erano stati 71 i suicidi causati da Covid-19; 46 erano stati invece i tentativi di suicidio. Dallo stesso ospedale qualche giorno fa una donna positiva al Coronavirus era scappata dopo aver partorito. La donna era ricoverata in un’area riservata ai malati Covid nel reparto di Ginecologia. Una zona, dunque, non accessibile al pubblico e altamente vigilata. Ad aiutarla nella fuga è stato il marito che, dopo aver eluso i controlli di sorveglianza, è riuscito comunque a entrare fino alla stanza della moglie e a portarla fuori dalla struttura ospedaliera, abbandonando il neonato in culla. Lei e il marito si erano dichiarati No vax.


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