Messi via dal Barcellona, la rottura clamorosa: «Troppi ostacoli» – Il video

In un comunicato la società catalana ha formalizzato la separazione dal sei volte pallone d’oro

«Lionel Messi non sarà più legato al Barcellona». Così, la società catalana ha annunciato in un comunicato che il fuoriclasse argentino non ha rinnovato con i blaugrana. Il sei volte pallone d’oro conclude così, dopo più di vent’anni, la sua permanenza a Barcellona. «Nonostante sia stato raggiunto un accordo tra FC Barcelona e Leo Messi, con la chiara intenzione di entrambe le parti di firmare oggi un nuovo contratto, questo non può essere formalizzato in questa sessione di calciomercato a causa di ostacoli economici e strutturali». Il negoziato si sarebbe incagliato nel pomeriggio, arrivando così a un punto di non ritorno. «Entrambe le parti sono profondamente dispiaciute che i desideri sia del giocatore che del club non possano essere finalmente esauditi». Il Barça ha poi ringraziato con tutto il cuore il giocatore per il contributo dato in questi anni alla squadra «e gli augura il meglio nella sua vita personale e professionale».


Perché Messi lascia il Barcellona?

La rottura era ormai nell’aria da almeno un anno. Già nell’estate del 2020, l’argentino era vicino a lasciare il club blaugrana. Ma la clausola da 700 milioni impugnata dal club, aveva poi convinto Messi a rimanere al Barcellona fino a giugno 2021, naturale scadenza del contratto. Nella giornata di oggi sembrava essere arrivato un accordo con il calciatore pronto a ridursi del 50% l’ingaggio per i prossimi anni per venire incontro alle richieste economiche della società. Lo stop sarebbe poi arrivato dalla Liga spagnola. Il massimo campionato spagnolo, anche per far fronte alle grave perdite dovute dalla pandemia, ha imposto alle società un tetto salariale oltre cui ogni club non può andare. Tetto che, anche con il ridimensionamento dello stipendio del giocatore – circa 20 milioni di euro netti a stagione – non sarebbe in linea con la stabilità finanziaria richiesta dalla Liga.


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