Paralimpiadi, Bebe Vio si conferma campionessa: dopo Rio, anche a Tokyo 2020 il suo fioretto è d’oro

Giornata di successi anche nel nuoto e nel triathlon: quattro medaglie da queste discipline per la compagine azzurra

Nella mattinata di sabato 28 agosto la spedizione italiana alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 si arricchisce di nuove medaglie. Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno vinto la medaglia d’argento nel triathlon classe ptvi, mentre Veronica Yoko Plebani si aggiudica il bronzo nel triathlon classe pts2. Stefano Raimondi arriva sul terzo gradino del podio nei 100 stile libero categoria s10. Oro per l’ucraino Krypak che ha fatto registrare il record del mondo. Ed è sempre il nuoto, poco prima delle 12 ora italiana, a regalare la settima medaglia d’argento agli azzurri. Xenia Palazzo è salita sul secondo gradino del podio nei 200 misti di nuoto categoria sm8. Alle 13.30, l’Italia si trova al decimo posto nel medagliere con cinque ori, sette argenti e sei bronzi. Il quarto giorno delle Paralimpiadi vede scendere in pedana la portabandiera azzurra Bebe Vio, che ha battuto la russa Vasileva in semifinale. Le due atlete si erano già affrontate nella fase a gironi, con una schiacciante vittoria per l’italiana. Con il punteggio di 15-4, Bebe Vio ha raggiunto la finale dove, sconfigge la cinese Jingjing Zhou. Secondo oro olimpico consecutivo per lei. Niente da fare per Matteo Betti che, nella mattinata del 28 agosto, ha perso nella semifinale del fioretto maschile contro il cinese Sun.


Bebe Vio vince il suo secondo oro paralimpico

Campionessa in carica nel fioretto dopo l’oro a Rio 2016, portabandiera azzurra a Tokyo 2020, simbolo italiano di tutto lo sport paralimpico. Bebe Vio, veneziana di 24 anni, ha vinto la finale del 28 agosto contro la cinese Jingjing Zhou. Ha condotto la sfida con grande sicurezza, conquistando un margine di ben cinque punti, con cinque stoccate consecutive andate a segno, fino al 7-2. Dopo il ritorno dell’atleta cinese, con due stoccate che l’hanno portata sul 7-4, Vio ha richiesto l’intervento del medico per sistemare la protesi che regge il fioretto. Dopo non pochi minuti di pausa, le atlete tornano a tirare di scherma, con l’azzurra che riesce a riportare il margine a cinque punti sull’11-6. Alla fine, con il punteggio di 15-9, Vio vince il suo secondo oro di fila alle paralimpiadi.


Toltasi la maschera, l’atleta si è lasciata andare a un momento di gioia con i membri del suo staff. Lacrime e risate insieme, prima di alzarsi dalla carrozzina e correre verso la tribuna.

Palazzo: «Sono 23 anni e 4 mesi di lavoro che ripagano tantissimo la mia famiglia e tutti quelli che mi aiutano»

Non ha contenuto le lacrime Xenia Palazzo al termine della 200 misti sm8: «Non nascondo che non ce la facevo più mentre nuotavo a rana, ma ho dato tutto il mio cuore per finire davanti e ora sono sul podio accanto a una grandissima Jessica Long – medaglia d’oro -, è bellissimo. Non trovo altre parole, sono emozionata. Sono 23 anni e 4 mesi di lavoro che ripagano tantissimo la mia famiglia e tutti quelli che mi aiutano», ha detto ai microfoni di Raisport. «Mando un abbraccio virtuale a tutti i miei parenti, che sono a casa. Per me è la prima medaglia della carriera, bellissima», ha detto l’atleta palermitana, residente a Verona.

Barbaro: «Lo sport mi ha aiutato a riprendere in mano la mia vita quando ho perso la vista»

Anna Barbaro, nata in provincia di Reggio Calabria, ha 36 anni. Ha esordito in Nazionale nel 2016 e quella di Tokyo è la sua prima partecipazione paralimpica. Lo scorso anno, in Australia, ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di triathlon categoria ptvi. «Lo sport mi ha aiutato a riprendere in mano la mia vita quando ho perso la vista», afferma Barbaro, che sceglie il triathlon perché «è una disciplina che si svolge all’aperto». La persona più importante per la sua carriera sportiva è il padre, «perché è lui che per la prima volta mi ha tolto dalla poltrona e mi ha portato in una piscina».

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