Gianni Vattimo contro l’obbligo vaccinale: «I No Green Pass? Stop violenze, ma è una lotta civile importante»

Il filosofo: «Hanno la Costituzione dalla loro parte. Ma consiglio a tutti di vaccinarsi»

Dopo Giorgio Agamben e Massimo Cacciari è il momento di Gianni Vattimo. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il filosofo e professore dice che quella che stanno portando avanti i No Green Pass «è una lotta civile importante», anche se si dissocia dalle violenze. È importante «perché hanno la Carta costituzionale dalla loro parte», sostiene Vattimo, il quale dice che la Costituzione recita che «non è possibile ordinare un trattamento sanitario obbligatorio per tutti senza tenere conto della volontà di alcuni». In realtà la Carta nell’articolo 32 dice tutt’altro: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Secondo Vattimo sui vaccini «non si è discusso abbastanza» e quindi «non bisognerebbe obbligare nessuno a vaccinarsi». Anche se lui il vaccino lo ha ricevuto: «Quello che mi pare non si sia capito bene è che la gente ha paura del vaccino. Non si è discusso pubblicamente delle conseguenze che questo può avere sul corpo umano. Le persone quindi non sanno cosa può succedere una volta inoculato». Ma non pensa di aver fomentato gli scontri di piazza e le manifestazioni No vax: «È un dibattito che si è svolto tra quattro gatti. Le mie dichiarazioni le avranno lette soltanto un gruppetto di intellettuali». Infine, ha un consiglio per tutti: «Vaccinatevi che è meglio».


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