Kabul, dai talebani bastonate e minacce contro le donne che protestano: «Non ci metteranno la museruola» – Il video

Il piano dell’Emirato islamico per fermare l’evento era già partito il giorno prima con l’invio della Badri, la brigata delle truppe scelte

Decine di donne afgane che ieri, 4 settembre, si sono riunite in strada per protestare a sostegno dei diritti acquisiti in questi vent’anni, sono state cacciate con la forza dai talebani. «Non ci metteranno la museruola, non ci chiuderanno in casa. Non siamo più le donne di vent’anni fa», dice una di loro al Corriere della Sera. La protesta aveva come tappa conclusiva l’arrivo al palazzo presidenziale di Kabul. Poco prima le televisioni locali, e non solo, le avevano riprese mentre marciavano sorridendo, alzando cartelli ed esibendo il loro velo tradizionale. Associated Press ha scritto che le forze talebane hanno respinto la manifestazione sparando alcuni colpi d’arma da fuoco in aria. Una delle manifestanti ha raccontato ad Al Jazeera che i talebani hanno picchiato una ragazza e sparato gas lacrimogeni e spray urticante: «abbiamo mantenuto un atteggiamento pacifico per tutto il tempo, ma loro volevano fermarci a ogni costo», ha detto. Secondo la loro ricostruzione, i talebani avevano in mente di fermarle già dal giorno prima, quando hanno inviato la Badri, la brigata delle loro truppe scelte migliori. La manifestazione di sabato è stata la quarta in pochi giorni organizzata da gruppi di donne fra Kabul e Herat per protestare contro l’Emirato islamico che da tre settimane ha ormai preso il potere del Paese.


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