La rabbia, Brescia, la nudità: chi è Blanco, l’artista diciottenne che sta scalando tutte le classifiche

Classe 2003, Blanco ha pubblicato il 10 settembre «Blu Celeste», il suo primo album. La sua «Mi fai impazzire» scritta con Sfera Ebbasta è prima nella classifica Fimi da otto settimane

Sospeso. Tra i raggi del sole che entrano nell’acqua e l’ombra che arriva dagli abissi. Tra il rap, il pop, l’elettronica e qualche nota punk. Tra un’adolescenza appena finita e una vita adulta che già inizia davanti i riflettori. È così che si presenta Blanco nella copertina di Blu Celeste, il suo primo album da solista uscito il 10 settembre. Classe 2003, al secolo Riccardo Fabbriconi, è uno dei talenti più giovani delle scuderie di Universal. Blanco non ha una pagina Wikipedia ma la sua Mi fai impazzire scritta con Sfera Ebbasta è prima nella classifica Fimi da otto settimane. La Canzone Nostra con Mace e Salmo è rimasta in classifica per 34 settimane. Non è stato difficile immaginare che il suo primo album avrebbe catalizzato tutta l’attenzione del mercato discografico. Blu Celeste è una raccolta di 12 canzoni. Nessun featuring. Tutte create insieme a Michele “Michelangelo” Zocca, produttore di Paola Turci, Benji & Fede e Francesco Renga. Tutte caratterizzate da una commistione di generi che mettono Blanco insieme a quella nuova ondata di artisti difficilmente inquadrabili. Se vogliamo trovare una correlazione nel mercato italiano dobbiamo ascoltare Madame. I due hanno anche collaborato a marzo con il singolo Tutti muiono.


In un lungo dialogo con Rolling Stone Blanco ha rivendicato di non voler essere inquadrato in un genere: «Da subito mi sono rifiutato d’essere incasellato in un genere. La gente ha questo bisogno di incasellare le cose. A me invece piace il disordine. A me piace dire che è musica e basta». Blanco ha poi una cosa in comune con un altro giovane talento della scena italiana. Esattamente come Massimo Pericolo arriva dalla provincia. È vissuto a Calvagese della Riviera, un paese da 3.500 abitanti sulla sponda bresciana del lago di Garda: «Quando sei piccolo non ti frega del fatto che ci sono pochi altri bambini. Anzi, quella cosa lì è bella. Io lì ho ancora i miei quattro, cinque amici fidati. Mi trovo da Dio. C’è pace e io ho bisogno di tranquillità».


Blue Celeste, un album difficilmente crudo

Nella copertina di Blue Celeste Blanco è nudo. Nel video della canzone è in mutande. Come è in mutande nel video acustico di Notti in Bianco, nel video di Ladri di Fiori o nelle clip registrate in studio. E non è un caso. Questo album suona proprio nudo e crudo. Con una voce potente ma melodica, urlata ma mai esagerata. E soprattutto ci racconta di un Blanco che al netto dei brani virali e degli audio popolari su TikTok dobbiamo ancora conoscere, anche nelle sue ombre. La prima traccia si intitola Mezz’Ora di Sole. Dura meno di due minuti e ci apre un lato di questo ragazzo che ancora non era arrivato nei suoi testi: «Sono in quel parco nel 2018. Sporco di fango. Mi volevo ammazzare. Dammi mezz’ora di sole, a peso morto nel mare. Tra le onde».

Foto di copertina: UNIVERSAL | L’album Blu Celeste

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