Il Galles segue la Scozia e adotta il Green pass: sarà obbligatorio per discoteche, concerti ed eventi sportivi

La stretta scatterà a partire da ottobre. L’Inghilterra, invece, per ora tira dritto

L’hanno già rinominata “versione light” del Green pass, ma di fatto anche il Galles segue la Scozia e adotta la certificazione verde per alcune tipologie di eventi pubblici. Dal prossimo ottobre, sarà necessario esibire il certificato per partecipare agli avvenimenti al chiuso con più di 500 persone e all’aperto, con più di 4mila persone senza posti a sedere e sempre per eventi oltre i 10mila spettatori. Nella lista dei luoghi dove il pass sarà obbligatorio sono inclusi locali notturni, oltre a eventi come concerti dal vivo e manifestazioni sportive.


Lo strappo di Johnson

Il Galles si era preso tempo per decidere sulla questione, osservando quanto già fatto messo in pratica dalla Scozia che, sempre dal prossimo mese, inizierà ad applicare il certificato per regolare gli afflussi e quindi arginare i contagi da Covid. Il passaporto vaccinale gallese viene rilasciato a chi ha ricevuto due dosi di vaccino o ha l’esito negativo di un test antigenico. Niente Green pass, invece, in Inghilterra, dopo il passo indietro del 13 settembre scorso. Il premier Boris Johnson non ha escluso di poter fare ricorso all’obbligo in determinate situazioni come «misura di riserva», per esempio nel settore dell’intrattenimento.


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