La mazzata anche sulla benzina: mai così cara da 7 anni. Effetto pandemia, così aumentano i prezzi al supermercato

Nuovo picco dei prezzi del carburante nel report settimanale del ministero della Transizione ecologica. Un aumento che rischia di pesare sulla spesa alimentare almeno per il 10 per cento

Con l’allarme per il rincaro delle bollette di luce e gas del prossimo autunno, arriva anche la stangata già in corso sul costo della benzina. L’ondata di aumento dei prezzi delle materie prime legata alla pandemia di Coronavirus sta colpendo anche il carburante, come ha rilevato l’ultimo report del ministero della Transizione ecologica. Per un rifornimento alla pompa dal self-service, il costo prezzo medio per litro è salito di 8,58 centesimi toccando quota 1,671 euro. Non costava così tanto da ottobre 2014, quando la benzina era arrivata a costare 1,681 euro. Sale anche il diesel arrivato a 1,517 euro al litro, con un aumento di 6,58 centesimi. Prezzi così non si vedevano per il gasolio da maggio 2019. Si tratta di aumenti costanti da mesi, di cui però ci si è accorti meno durante la pandemia ma che ora iniziano a pesare in modo importante sulla quotidianità di chi torna a spostarsi con più frequenza per lavorare.


Rincari che toccano il 20,3 per cento per la benzina da settembre 2020 secondo il presidente dell’Unione nazionale consumatori, citato dal Quotidiano nazionale, e del 19,7 per cento per il diesel rispetto all’anno precedente. Una mazzata per il portafoglio di un pendolare che per fare un pieno oggi spende 14,10 euro in più per la verde e 12,46 euro per il diesel. In un anno il costo diventa rispettivamente di 338 e 299 euro in più. A tutto questo va aggiunto anche l’inevitabile aumento dei prezzi per i prodotti alimentari, che si spostano prevalentemente su gomma e quindi su Tir e camion. Secondo Coldiretti, per il comparto della logistica i costi aggiuntivi possono toccare il 30-35 per cento, con un adeguamento sui prezzi al supermercato, secondo il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni, che possono toccare un aumento anche del 10 per cento.


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