Monitoraggio Gimbe, contagi in calo da 5 settimane. Ma sono ancora 2,6 milioni gli over 50 senza una dose

Secondo la fondazione, gli effetti del certificato verde stentano a farsi vedere nella campagna vaccinale

Secondo i dati aggiornati al 6 ottobre dell’ultimo monitoraggio settimanale diffuso come di consueto dalla Fondazione Gimbe, il 76,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro Covid-19 mentre il 72,4% ha completato il ciclo vaccinale. Il numero di somministrazioni scende così come diminuisce il numero di nuovi vaccinati settimanali, nota Gimbe, dopo la risalita a 589mila della settimana precedente: -17,1% nell’ultima settimana. Gli effetti del Green pass sulla curva delle nuove vaccinazioni, nota Gimbe, restano scarsi, al netto dell’incognita relativa al numero degli esoneri.


GIMBE | I dati del monitoraggio del 7 ottobre: l’efficacia dei vaccini anti Covid

La fascia di età degli over 80 vede una copertura vaccinale del 96,7%, quella 12-19 del 70,4%. In generale, rispetto alla settimana precedente, si registrano incrementi modesti, nota Gimbe: il numero di persone vaccinate con una dose aumenta dell’1,6% nella fascia 30-39, dell’1,5% nella fascia 20-29, dell’1,2% nella fascia 40-49, dell’1,1% nella fascia 12-19, dello 0,9% nella fascia 50-59, negli over 60 l’incremento non arriva allo 0,5%. E sono ancora 3,4 milioni gli over 50 che non hanno completato il ciclo vaccinale, e 2,59 milioni di loro non hanno ricevuto nemmeno una dose con rilevanti differenze regionali (dal 15,1% della Calabria al 5,6% della Puglia)


GIMBE | I dati del monitoraggio del 7 ottobre: gli over 50 in attesa del vaccino

«La priorità assoluta rimane quella di somministrare il ciclo completo a tutta la popolazione vaccinabile, in particolare agli over 50. Tuttavia, a fronte dei primi segnali di un lieve (ma costante) calo dell’efficacia vaccinale su ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi, è necessaria una programmazione strategica per somministrare la dose di richiamo alla popolazione generale. Anche per evitare, dopo il via libera dell’EMA agli over 18, che le Regioni procedano in ordine sparso, senza seguire le priorità basate sul rischio individuale», sottolinea Nino Cartabellotta. Per le terze dosi, il monitoraggio registra che sono state somministrate solo al 2,4% dei 7,6 milioni di soggetti individuati per riceverla. «Bisogna estendere l’obbligo agli operatori sanitari, dice Gimbe.

GIMBE | I dati del monitoraggio del 7 ottobre: la copertura della terza dose

Contagi e ospedali

Secondo il report indipendente della Fondazione Gimbe, l’ultima settimana di monitoraggio dell’epidemie di Coronavirus in Italia vede una diminuzione di nuovi casi (21.060 vs 23.159) e decessi (311 vs 386, -19,4%, di cui 22 dei periodi precedenti). Diminuiscono anche i casi attualmente positivi, le persone in isolamento domiciliare, i ricoveri con sintomi e le terapie intensive (433 vs 459, -5,7%).

GIMBE | I dati del monitoraggio del 7 ottobre: l’andamento dei decessi

«Ormai da 5 settimane consecutive il dato nazionale mostra una discesa dei nuovi casi settimanali, anche se nell’ultima settimana, rispetto alla precedente, 5 Regioni registrano un incremento percentuale dei contagi», commenta Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe. Gli aumenti riguardano Basilicata (+73,6%), Prov. Aut. Bolzano (+8,7%), Prov. Aut. Trento (+20,9%), Sardegna (+5%), Valle D’Aosta (+64,5%).

«Sul fronte ospedaliero si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati da pazienti COVID-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e del 5,7% in terapia intensiva», dice Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (5% in area medica e 5% in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica. «Continuano a scendere anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva con una media mobile a 7 giorni di 22 ingressi/die rispetto ai 29 della settimana precedente», aggiunge spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe.

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