Trieste, l’allarme degli organizzatori della protesta: «In arrivo gruppi violenti da diversi Paesi europei»

Il Coordinamento 15 ottobre in un comunicato: «Ci dissociamo con forza da qualsiasi episodio violento dovesse accadere»

In un comunicato diffuso pochi minuti dopo le parole pubblicate sui social dal suo leader, Stefano Puzzer, il Coordinamento 15 ottobre spiega il dietrofront sulla protesta di domani, 22 ottobre, a Trieste dei No Green pass. Tutti, forze dell’ordine e organizzatori, temevano provocazioni, infiltrazioni, soprattutto da parte dei Black Bloc. Da qui la decisione di stoppare la manifestazione contro la certificazione anti-Covid. A far più paura sono state le «ripetute, verificate e preoccupanti segnalazioni riguardanti l’arrivo in città di persone e gruppi a noi ignoti, anche da altre nazioni europee, determinati a commettere atti di violenza in un contesto che potrebbe prestarsi al riproporsi di una nuova strategia della tensione e degli opposti estremismi», si legge. La decisione di annullare la protesta, dunque, si è resa necessaria «per far sì che non venga compromesso in alcun modo l’incontro di sabato con la delegazione governativa». Puzzer, dunque, «vi chiede di rimanere nelle vostre città e si impegna personalmente, sin da domenica, a portare a conoscenza di tutti l’esito dell’incontro con il governo. Sulla base di tale incontro verranno decise eventuali nuove iniziative». Fin da ora, però, si precisa nel comunicato, «ci dissociamo con forza da qualsiasi episodio violento dovesse accadere» e «confidiamo nella capacità di tutte le forze dell’ordine di saper isolare gli elementi pericolosi».


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