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Maxi-retata al Sud sul Reddito di cittadinanza: 5 mila furbastri in cinque regioni. Anche nullatenenti con barca e Ferrari

03 Novembre 2021 - 10:42 Redazione
5mila le irregolarità riscontrate in Puglia, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata. La maggioranza: uomini e italiani

Una maxi-operazione nel Sud e centro Italia contro i furbetti del reddito di cittadinanza: una truffa ai danni dello Stato da 20 milioni di euro sgominata dai carabinieri del Comando Interregionale “Ogaden”. Insieme ai militari del comando Tutela del Lavoro, tra il primo maggio e il 17 ottobre sono state scoperchiate 5mila irregolarità in varie regioni; Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Nullatenenti ma con tanto di barca e Ferrari, imperi patrimoniali, scuole da ballo, c’è persino chi ha un autonoleggio con 27 auto e chi si è inventato figli che non esistono. 1338 persone erano già note alle forze di polizia e 90 hanno già condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo.

A Napoli a intascare il reddito di cittadinanza erano camorristi, parenti e rapinatori, con 2.441 casi scoperti. In provincia di Avellino un 70enne convivente con una funzionaria comunale (non indagata) sfoggiava la Ferrari, svariati immobili e terreni di proprietà. A Collepasso, in provincia di Lecce, una delle persone individuate ha dichiarato la presenza in famiglia di sei minori stranieri mai censiti in quel comune con i quali non aveva alcun vincolo di parentela. Sempre a Collepasso una coppia ha inserito nel proprio nucleo altri familiari, che però risiedono in Germania.

Sempre in provincia di Lecce, ad Aradeo una persona era ai domiciliari ed era anche intestataria di una grossa imbarcazione da diporto. In provincia di Caserta 8 persone della stessa famiglia hanno dichiarato il falso dicendo di appartenere a 3 distinte famiglie e di risiedere in altrettante case: in realtà abitavano nello stesso stabile. In Basilicata sono state denunciate 399 persone. Per loro l’Arma ha registrato irregolarità per un totale di 2,3 milioni di euro. In Puglia è risultato irregolare il 7,5% dei soggetti controllati, in Abruzzo e Molise il 5,9%, in Campania il 29.9%.

I numeri

Sono 4.839 le irregolarità emerse, ovvero il 12,6% dei 38.450 nuclei familiari controllati: il campione è di 87.198 persone. Al 30 aprile scorso all’Inps risultavano 387.076 nuclei familiari percettori del sussidio nelle cinque regioni: Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Sono 3.484 le denunce (9,1% rispetto al numero dei nuclei familiari controllati). La percentuale delle persone già note alle forze dell’ordine è quasi al 40% (38,4%): il 2,6% hanno condanne o precedenti per reati associativi. Il totale delle irregolarità riscontrate ammonta a quasi 20 milioni di euro percepiti indebitamente (19.112.615,72). I furbetti del reddito di cittadinanza, in questa operazione, sono soprattutto uomini (60,2% a fronte del 39,8% di donne) e italiani (il 59,4% a fronte del 40,6% di stranieri.

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