Green pass verso una revisione, Zampa spinge sul governo: «Evitiamo situazioni drammatiche: d’accordo a una stretta»

«Chi sceglie di non vaccinarsi deve considerare anche il danno enorme che il suo comportamento fa a tutti gli altri», ha detto la consulente del ministero della Salute

«Non vaccinandosi si fa anche un danno economico e finanziario». Queste le parole di Sandra Zampa, responsabile salute del Pd e consulente del ministero della Salute, ospite ad Agorà su Rai Tre. Zampa si è detta favorevole rispetto alle ipotesi di una stretta ulteriore sul Green pass che vada nella direzione di una obbligatorietà del certificato di vaccinazione e dunque dell’esclusione dell’uso di tamponi. «Sono d’accordo con ogni misura utile a far sì che non si torni più in una situazione drammatica, seppure non sarà mai paragonabile a un anno fa – ha detto la consulente del ministero della Salute -. Chi non si vaccina deve prendere in considerazione il danno enorme che il suo comportamento fa a tutti gli altri, incluso il tema del peso economico finanziario».


Secondo Zampa, oltre alla tutela della salute, occorre considerare anche il fatto che le regioni «cominciano ad avere difficoltà a seguire i costi di questa epidemia da Coronavirus. Hanno tirato fuori più di 8 miliardi e ne hanno ricevuto circa la metà». Ecco perché, la consulente del Pd sostiene che bisogna «correre immediatamente per la somministrazione della terza dose». «Dobbiamo ripartire con lo slancio visto per la somministrazione della prima dose», ha detto. Per quanto riguarda invece la vaccinazione dei bambini dai 5 anni in su, «quando l’Agenzia europea del farmaco dirà la sua, e tutto lascia pensare che il parere sarà favorevole, sono i pediatri di libera scelta che devono fare la loro parte, devono essere il veicolo di comunicazione e convincimento nei confronti dei genitori».


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