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La Cina all’attacco di Elon Musk: «I satelliti di SpaceX mettono a rischio la nostra stazione spaziale»

28 Dicembre 2021 - 12:37 Redazione
La denuncia cinese è stata presentata all'Onu. SpaceX avrebbe già lanciato quasi 1.600 satelliti come parte della rete Starlink, e prevede di mandarne in orbita altre migliaia

I satelliti sono «armi americane per la guerra spaziale» e «Musk è una nuova “arma” creata dal governo e dall’esercito degli Stati Uniti», hanno detto altri. Critiche sui social cinesi) a Elon Musk dopo le lamentele avanzate dalla Cina, che sostiene che la sua stazione spaziale è stata costretta a evitare collisioni con i satelliti lanciati dal suo progetto Starlink Internet Services. Pechino parla di due «incontri ravvicinati» con i satelliti Starlink – una rete Internet satellitare gestita dalla SpaceX di Musk – per il 2021. Gli incidenti alla base delle denunce – che sono state avanzate all’agenzia spaziale delle Nazioni Unite – non sono stati ancora verificati in modo indipendente. Musk è molto conosciuto in Cina anche grazie alla sua casa automobilistica elettrica Tesla, oggetto di un crescente controllo da parte delle autorità di regolamentazione – nota la Bbc. La Cina ha anche accusato gli Stati Uniti di mettere in pericolo gli astronauti ignorando gli obblighi previsti dai trattati sullo spazio esterno, scrive ancora la Bbc. Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha affermato che la Cina sta esortando gli Stati Uniti ad agire in modo responsabile.

Gli episodi

Gli incidenti si sarebbero verificati il ​​1° luglio e il 21 ottobre scorso, a detta di quanto ricostruito ufficialmente dalla Cina all’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali. «Per motivi di sicurezza, la Stazione spaziale cinese ha implementato un controllo preventivo per evitare le collisioni», spiega Pechino nel documento pubblicato sul sito web dell’agenzia e presentato alla missione permanente a Vienna. E ha invitato le Nazioni Unite a ricordare agli Stati Uniti il rispetto del trattato che regola lo spazio. Dopo che la denuncia è stata resa pubblica, Musk, Starlink e gli Stati Uniti sono stati pesantemente criticati sulla piattaforma di microblogging cinese Weibo, simile a Twitter. Un utente ha descritto i satelliti di Starlink come «solo un mucchio di spazzatura spaziale».

Il traffico nello spazio

Il fatto è che nello spazio c’è un certo traffico. Tanto che gli scienziati hanno espresso preoccupazione per i rischi di collisioni e hanno invitato i governi di tutto il mondo a condividere informazioni sui circa 30 mila satelliti e altri detriti spaziali che orbitano attorno alla Terra. SpaceX avrebbe già lanciato quasi 1.600 satelliti come parte della rete Starlink e prevede di distribuirne altre migliaia: ha ricevuto il permesso dalla Federal Communications Commission degli Stati Uniti di lanciarne fino a 12mila, scrive il Guardian. La situazione è all’ordine del giorno, tanto che il mese scorso, l’agenzia spaziale statunitense Nasa ha posticipato una passeggiata spaziale dalla Stazione Spaziale Internazionale a causa delle preoccupazioni sui detriti spaziali.

La risposta degli Usa

Le collisioni non sono un evento raro nello spazio, spiega al Guardian Jonathan McDowell, un astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Ma questi incidenti sono aumentati negli ultimi anni a causa del numero e della velocità con cui vengono lanciati i satelliti. E «Starlink è una parte importante di questo processo». Ma la Cina, spiega sempre McDowell ha contribuito in modo determinante alla spazzatura spaziale. «È anche giusto dire che la stazione spaziale statunitense ha dovuto più volte negli ultimi 10 anni schivare i pezzi del test anti-satellite militare cinese del 2007. Non è che i cinesi abbiano avuto un record pulito qui. Il più grande evento di detriti di sempre è stato il test anti-satellite cinese». SpaceX non ha risposto a una richiesta di commento né da parte della Bbc né del Guardian.

In copertina: EPA/ALEXANDER BECHER

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