Tamponi per il rientro in classe e Ffp2 per gli studenti: il piano scuola allo studio del governo

All’inizio dell’anno il Cts diede parere negativo sull’uso prolungato della mascherina. Ma è stata chiesta una nuova pronuncia a riguardo. I presidi chiedono tutti indossino la Ffp2

L’obiettivo, come sempre, è quello della scuola in presenza. Il governo punta a far tornare in classe gli studenti e prova a fare il possibile per evitare il ricorso alla didattica a distanza. Le due armi per fronteggiare il dilagare dei contagi sui banchi, spinto dalla variante altamente trasmissibile Omicron, sono note da tempo, perlomeno in altri contesti: per far rientrare tutti in presenza tra il 7 e il 10 gennaio – sulla base dei calendari regionali – il piano sicurezza dell’esecutivo si concentra sui tamponi da effettuare a tappeto e sull’uso delle mascherine protettive Ffp2 tra il personale scolastico e tra gli studenti, raccogliendo così l’appello dei presidi. La priorità al momento sembra essere quella di riuscire a portare avanti uno screening dei contagi il più possibile preciso, specie tra gli alunni al di sotto degli 11 anni, ossia in quella fascia di età in cui la copertura vaccinale è in proporzione più carente.


Il piano di Figliuolo

«Dal 10 gennaio si torna in presenza a scuola – ha detto ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri -, è verosimile che nei prossimi giorni si arrivi in generale a 100 mila contagi al giorno ma se non tutti vanno in ospedale, per la scuola non vedo un grande problema». La Ffp2, maggiormente protettiva della mascherina chirurgica, per il momento è riservata a tutti gli insegnanti che entrano in contatto con gli alunni più piccoli senza mascherina, ovvero i bambini al di sotto dei 6 anni o coloro che per ragion di salute non sono obbligati a portarla. Ma arrivati alla fine del secondo anno di pandemia da Coronavirus, i dirigenti scolastici sono convinti sia arrivato il momento di estendere l’uso della Ffp2 anche agli studenti per rendere il contesto scolastico più sicuro. Per questi motivi è stato chiesto al Comitato tecnico scientifico di esprimersi con un nuovo parere a riguardo. All’inizio dell’anno scolastico, il Cts diede parere negativo relativamente a un uso prolungato della mascherina ma, alla luce della nuova situazione, per i presidi e non solo è necessaria una nuova pronuncia. Si consideri inoltre che la stessa Ffp2 è già obbligatoria per tutti i passeggeri dei mezzi pubblici, e dunque anche per gli studenti che così raggiungono il loro istituto scolastico. A questo proposito i presidi chiedono che si organizzi per tempo la distribuzione delle Ffp2 agli alunni. Anche l’attività di screening avrà bisogno di una puntale organizzazione ma trovandosi di fronte a milioni di studenti mettere a punto un piano a stretto giro non è affatto semplice. Sarà anzitutto necessario individuare dove
e quando effettuare i tamponi in tempo per tornare in classe.


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