Brasile, Jair Bolsonaro ricoverato d’urgenza in ospedale: rischia l’operazione. Lo staff: «Sta bene»

Bolsonaro è stato visitato per valutare la possibilità di un intervento chirurgico, secondo quanto ha detto il suo medico Antonio Luiz Macedo

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza a San Paolo per alcuni dolori addominali. Bolsonaro è stato visitato per valutare la possibilità di un intervento chirurgico, secondo quanto ha detto il suo medico Antonio Luiz Macedo e ha riportato l’agenzia di stampa Reuters. La rete televisiva Globo ha mandato in onda le immagini del presidente mentre scendeva le scale dell’aereo presidenziale dopo essere atterrato a San Paolo verso l’1 e 30 del mattino. In seguito è stato portato all’ospedale VilaNova Star. Non è la prima volta che Bolsonaro viene ricoverato: nel luglio 2021 è stato in ospedale a causa di un blocco intestinale. Su Twitter Bolsonaro ha fatto sapere che ha cominciato a sentirsi male dopo il pranzo domenicale e che gli hanno messo un sondino nastrogastrico. Poi aggiunge che i medici stanno valutando la possibilità di un intervento chirurgico per un’ostruzione interna alla regione addominale.


Un falso allarme

È stato un falso allarme: Jair Bolsonaro «sta bene». Lo ha dichiarato la Segreteria speciale per la comunicazione della Presidenza della Repubblica, dopo il ricovero per sospetta occlusione intestinale del presidente, mentre si trovava in vacanza nello Stato di Santa Caterina, a sud del Brasile. La nota aggiunge che maggiori dettagli sullo stato di salute del capo di Stato saranno rilasciati con un bollettino medico. Da quando è stato accoltellato durante la campagna elettorale del 2018, Bolsonaro ha subito quattro interventi chirurgici all’addome a causa dell’episodio. Antonio Luiz Macedo, che operò Bolsonaro dopo l’attentato e che da allora segue l’evolversi del caso, si trovava alle Bahamas quando è stato avvertito della situazione. Ora, si è messo in viaggio per il Brasile, ma – secondo il portale di notizie G1 – non crede nella necessità che il presidente si debba sottoporre a un altro intervento chirurgico.


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