Diana Del Bufalo si scusa dopo la sparata sui vaccini: «Non volevo generalizzare, non ho competenze scientifiche»

«Quello sfogo, per molti fuori luogo, riguarda solo la mia situazione», ha scritto l’attrice in una storia Instagram che poi è stata rimossa

Dopo le polemiche sollevate a causa di una sparata sui vaccini anti-Covid, Diana Del Bufalo fa dietrofront. L’attrice cerca di rimediare al pasticcio provocato con le parole pronunciate nel corso di una diretta Instagram dello scorso 30 dicembre in cui esclamava: «Ah, il vaccino, il vaccino. Ma vaff****o il vaccino! Non funziona, è deludente. Non è un po’ deludente questo vaccino? Io credo che sia molto deludente». Ora arrivano le scuse dell’artista romana, con chiarimenti allegati. «Mi trovo a scrivere queste poche righe perché sono profondamente dispiaciuta se molti di voi si sono sentiti offesi dalle mie parole. Non era mia intenzione generalizzare sulle vaccinazioni, tema su cui peraltro non ho nessuna competenza scientifica». «Il mio sfogo, forse per molti fuori luogo, riguarda solo il mio sentire il peso di questa situazione», ha evidenziato l’attrice che proprio in questi giorni è al cinema con il film 7 donne e un mistero, di Alessandro Genovesi, e che compare nei numerosi manifesti in giro per le città che pubblicizzano l’uscita di Sette spose per sette fratelli.


«Ci tengo a specificare che nel mio piccolo mi sono sempre attenuta alle regole, facendo almeno 3 tamponi a settimana tra rapidi e molecolari per poter lavorare nel pieno rispetto di tutte le regole di sicurezza e per non mettere in pericolo colleghi, amici, parenti e me stessa. Farò sempre quanto in mio potere per essere una persona responsabile. Colgo l’occasione per augurare a tutti buon 2022». Nel frattempo però la storia Instagram con le scuse sulla vicenda è stata rimossa. Qualche giorno fa, l’attrice aveva anche rivelato di non essersi vaccinata per motivi di salute: «Mi è stato sconsigliato dal mio medico di base – aveva detto -. Per via della genetica familiare ho il cuore ballerino, niente di grave ma comunque lo monitoro».


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