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Covid-19 da pandemia ad endemia: «Vi spiego perché in Uk aboliamo restrizioni e Green pass»

18 Gennaio 2022 - 09:04 Redazione
robert dingwall
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Il professor Robert Dingwall: «La malattia sarà presto paragonabile per gravità all'influenza, il lockdown non ha contenuto i contagi da Omicron

Il professor Robert Dingwall, già membro della Commissione governativa inglese per le vaccinazioni e le immunizzazioni (Jcvi) e tra i maggiori esperti di sociologia medica e politiche sanitarie, in un’intervista rilasciata oggi al Fatto Quotidiano spiega perché nel Regno Unito si va verso l’abolizione delle restrizioni e del Green pass. «Il piano è quello di rimuovere tutte le restrizioni, compresi i pass vaccinali, salvo due eccezioni. Potrebbe comunque rimanere il tampone negativo per alcuni casi particolari, così come l’uso delle mascherine: una raccomandazione, non obbligo. Inoltre, è in corso un dibattito sull’obbligo vaccinale imposto agli operatori sanitari», spiega Dingwall. Il quale sostiene che al cambio di prospettiva ha contribuito l’idea di endemia e non più di pandemia: «Il Covid sarà paragonabile per gravità all’influenza: in pochissimi avranno bisogno di cure ospedaliere, a meno che non siano soggetti a rischio. I Paesi europei probabilmente si muoveranno a velocità diverse, a seconda del livello di paura e di ansia delle popolazioni, dei rischi considerati tollerabili e dell’impatto economico. I Paesi ad alta vocazione turistica penso si muoveranno più rapidamente. Potrei viaggiare in Italia, per esempio, ma sceglierei di farlo se le mie vacanze fossero condizionate dalle attuali restrizioni?».

Infine, Dingwall spiega perché l’UK ha abolito il Green pass: «I pass vaccinali non trasmettono alcuna informazione utile. Il vaccino riguarda principalmente la protezione personale più che quella della comunità. Un night club pieno di vaccinati può ancora essere un luogo di diffusione del virus». E quindi nei prossimi mesi «le restrizioni diventeranno sempre meno tollerate, anche se in percentuali diverse a seconda dei Paesi. È interessante guardare al caso olandese, dove il lockdown sembra aver ottenuto poco o nulla in termini di contenimento dei contagi da Omicron. È una vergogna che, dopo quasi due anni, non abbiamo ancora indicazioni precise su quali interventi facciano la differenza».

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