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Covid, la truffa No vax dei falsi positivi: sospesi 50 punti tampone nel Nord Italia

23 Gennaio 2022 - 14:08 Redazione
Test positivi registrati sulle tessere sanitarie di soggetti non contagiati, che dopo 10 giorni ottengono il Green pass. Toti: «Queste storie dimostrano che serve l'obbligo vaccinale»

È la «truffa della tessera sanitaria» ed è l’ultima trovata dei No vax per avere il Green pass senza vaccinarsi. Secondo quanto riporta Repubblica, i Nas hanno sospeso una cinquantina di punti tampone perché hanno riscontrato operazioni irregolari nell’inserimento dei risultati dei tamponi nel sistema del ministero della Salute. La truffa è realizzata all’insaputa delle farmacie, che se riscontrano la positività al Coronavirus del soggetto che si sottopone al tampone la registrano sulla tessera sanitaria esibita, spesso senza controllare l’identità. E così la persona positiva va in più di una farmacia, fa molteplici test e li fa registrare su diverse tessere sanitarie di persone non contagiate ma che così risultano aver avuto il Covid e possono quindi avere il Green pass senza vaccinarsi. Falsi positivi caricati sul sistema, insomma. Che, dopo dieci giorni, ricominciano con il giro delle farmacie per fare il tampone da negativi e quindi certificare l’avvenuta guarigione, festeggiando con un passaporto sanitario valido sei mesi.

Le verifiche a campione dei Nas sono avvenute nel Nord Italia nei punti tampone e nelle farmacie, in Lombardia e Liguria. Le verifiche avvengono sui documenti di identità e i codici fiscali di chi si presenta per fare i tamponi per il Covid. In Alto Adige è stata predisposta la sospensione di 31 delle 3 mila postazioni per inserire i risultati dei test, proprio per il sospetto che siano stati registrati dei “falsi positivi” al Covid. «Apprendo con preoccupazione che si sta diffondendo una nuova pratica per evitare il vaccino e ottenere il Green pass», dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. «Persone positive con il codice fiscale degli amici No vax vanno a farsi un tampone in farmacia in modo da far risultare anche loro positivi e successivamente guariti». Poi l’appello: «Mi sono già confrontato con Federfarma sull’argomento e mi hanno assicurato che verranno controllati ancora con più attenzione i documenti e per questo ringrazio i farmacisti, da giorni in prima linea, e le forze dell’ordine che stanno facendo ispezioni a tappeto per scoprire i furbetti, che poi tanto furbi non sono perché, commettendo un reato, potrebbero dover pagare molto caro il loro comportamento scriteriato. Anche storie come questa ci suggeriscono l’obbligo vaccinale come unica strada per sconfiggere il Covid».

In copertina ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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