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Le aziende delle energie rinnovabili in rivolta: «Il governo ci punisce per tagliare le bollette»

01 Febbraio 2022 - 07:10 Redazione
Una norma del decreto sostegni chiede indietro gli extraprofitti alle aziende produttrici. Che si ribellano

Nel decreto Sostegni il governo Draghi ha ideato un meccanismo per calcolare gli extra-profitti che saranno incassati nel 2022 dalle imprese delle rinnovabili (idroelettrico, eolico e solare) per chiederli indietro alle aziende produttrici. E questo perché gli impianti rinnovabili, secondo il governo, beneficiano di un incentivo fisso, cui si aggiungono i proventi della vendita dell’energia in base dell’andamento del mercato a prezzi molto più elevati rispetto a quando è stato definito il livello dell’incentivo. Gli introiti derivati saranno utilizzati per tagliare le bollette al consumatore finale. Ma, racconta oggi Repubblica, le aziende delle rinnovabili sono in rivolta.

Elettricità Futura, l’associazione delle imprese elettriche che fa capo a Confindustria, in una nota ha scritto che «tale norma mette a grave rischio il corretto svolgimento delle dinamiche di mercato e non risolve minimamente la situazione emergenziale in corso… Tra l’altro un intervento estemporaneo e di complessa attuazione come quello proposto, senza voler entrare nel merito degli eventuali profili di legittimità dello stesso, comunque evidenti, rischia seriamente di non raggiungere l’obiettivo auspicato di introdurre modifiche strutturali al sistema elettrico al fine di favorire la crescita delle fonti rinnovabili in grado di ridurre e stabilizzare i prezzi di borsa, e mette a rischio anche le dinamiche di mercato energetico così come strutturato… È indispensabile l’apertura rapida di un tavolo di confronto su di un tema così importante come quello della attuale crisi energetica del nostro Paese».

Il documento è stato sottoscritto dalle principali associazioni ambientaliste (Wwf, Greenpeace, Legambiente, KyotoClub). Stefano Ciafani di Legambiente spiega che si vuole far pagare bollette meno salate agli italiani vista l’impennata dei prezzi del gas, si dovrebbe usare meno gas per produrre elettricità e utilizzare invece le fonti rinnovabili.

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