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Scontro su Report in Vigilanza, Ruggieri (FI): «Da Ranucci insulti e minacce». Il conduttore: «Non è vero: altri dossier falsi contro di me»

08 Febbraio 2022 - 18:32 Redazione
«Questo è il secondo dossier falso riciclato da parlamentari e oggetto di interrogazioni - si è difeso il giornalista di Report -. Mi chiedo se è normale che vengano usati dossier contro giornalisti, con l'unico scopo della loro sospensione o sostituzione»

Alta tensione in Commissione di Vigilanza Rai. Il parlamentare di Forza Italia Andrea Ruggieri ha denunciato le presunte minacce nei messaggi scambiati con il conduttore del programma di Rai 3 Report, Sigfrido Ranucci, in seguito alle polemiche circolate dopo la diffusione di una lettera anonima contenente una serie di accuse di molestie sessuali nei confronti del giornalista. «I messaggi contengono insulti diffamatori, minacce e allusioni sul possesso di dossier», ha raccontato Ruggieri in Commissione Vigilanza. L’amministratore delegato Carlo Fuortes ha preso posizione e ha parlato di affermazioni «serie e gravi», poi ha garantito che sarà attivato l’audit interno. «Non c’è stata nessuna minaccia, anzi il contrario. Ho stigmatizzato il fatto che Ruggieri e Faraone avessero reso pubblici dei dossier anonimi e infamanti, come si è dimostrato nei fatti dopo l’audit», si è difeso il conduttore di Report, in seguito agli attacchi di cui è stato bersaglio in sede di Vigilanza.

Ranucci ha scandito che si tratta di affermazioni false e, in un colloquio con l’Ansa, è passato al contrattacco: «Questo è il secondo dossier falso riciclato da parlamentari e oggetto di interrogazioni. Mi chiedo se è normale che vengano usati dossier contro giornalisti, con l’unico scopo della loro sospensione o sostituzione». Il conduttore ha spiegato he sono stati tirati fuori messaggi risalenti al 24 novembre scorso «che stigmatizzavano il fatto di aver reso sostenibile un dossier anonimo, che infamava la mia dignità». «Affermazioni che hanno provocato dolore in chi mi conosce e nei miei cari, visto che sono stati dati in pasto i nomi di professioniste che la vorano a Report – ha raccontato Ranucci -. Pur sapendo che era falso, lo hanno usato a differenza di altri parlamentari che lo avevano gettato», ha attaccato.

Quanto all’esistenza e all’ipotesi di utilizzo di dossier sui politici, Ranucci ha negato di aver minacciato di usarli tentando di smontare ogni osservazione mossa nei suoi confronti: «Ho detto semplicemente che in redazione arrivano dossier su vizi e virtù dei politici, ma non li abbiamo mai utilizzati e li cestiniamo, è il contrario della minaccia. Non è vero che ho detto di avere a disposizione 78 mila dossier. Sono 78 mila le segnalazioni che arrivano in redazione su fatti generici, ma io questa informazione non l’ho mai data a Ruggieri. Quindi anche questa affermazione è falsa». «Mi chiedo se sia normale – ha ribadito – che vengano usati dossier contro giornalisti, con l’unico scopo della loro sospensione o sostituzione».

Poi una serie di domande: «Mi chiedo anche chi è l’estensore del dossier, se ha avuto contatti con politici. Mi chiedo chi è che cerca di reclutare persone per far sostenere queste accuse. Sono domande che pongo, ma le risposte io le ho chiare. Il mio messaggio a Ruggeri non è quello di un vicedirettore vigilato a un parlamentare vigilante. Sono stato sottoposto a decine di interrogazioni – ha concluso -. Quello è un messaggio di un uomo a un altro uomo».

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