Milano, arrestati cinque minorenni “vertici” di una baby gang: la tecnica degli insulti per le rapine vicino l’università

Le indagini erano partite dopo due aggressioni in piazza Leonardo Da Vinci. Dei cinque adolescenti una ragazza e altri tre giovani si trovavano già nel carcere minorile. Gli altri tre erano a casa

Avvicinavano le vittime a furia di insulti e gestacci per poi rapinarle. La tecnica di aggressione della banda di minorenni di Milano arrestata dalla polizia nella mattinata di oggi, 13 febbraio, si era rivelata efficace più di una volta. I cinque adolescenti, quattro ragazzi e una ragazza, provenienti dalla zona est della città lombarda sono risultati alle forze dell’ordine i vertici di una banda ancora più numerosa di minorenni che aveva scelto piazza Leonardo Da Vinci, sede principale del Politecnico, come luogo principale per gli appostamenti. Le indagini sono partite dopo due rapine avvenute proprio in quella piazza il 3 e il 4 gennaio scorso. Ma le aggressioni e i furti registrati a carico dei ragazzini in realtà sarebbero molte di più. La ragazza e uno dei tre ragazzi arrestati si trovavano già presso il carcere minorile per altri reati. Mentre gli altri tre erano a casa. Per due di loro il tribunale dei Minorenni ha deciso il carcere, mentre per il terzo è stata decisa la comunità di recupero. Lo schema condiviso dalla baby gang era sempre lo stesso: prima aggressivi con parole e gesti per attirare l’attenzione. Poi pronti ad accerchiare e rapinare. Analizzando le testimonianze di vittime e passanti le forze dell’ordine hanno così individuato i membri della banda e i ruoli che avevano: «preponderante», secondo la polizia, quello dei cinque minorenni arrestati.


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