Il discorso di Putin: «L’Ucraina è parte della storia russa». E firma il riconoscimento del Donbass in diretta

Il presidente russo ha riconosciuto le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk davanti ai leader di questi territori

Un discorso lungo, fatto in diretta tv a tutta la popolazione. Un discorso che parte dal passato, ripercorre la storia della Russia e arriva a una concluse chiara. Vladimir Putin ha annunciato pubblicamente il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass, la regione al confine dell’Ucraina in cui da anni forze filo-russe si oppongono a Kiev. Un riconoscimento che il presidente russo ha firmato in diretta tv al termine del suo discorso. Durante la firma erano presenti anche i leader delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Putin ha esordito spiegando la posizione di Mosca sull’Ucraina:


L’Ucraina è parte integrante della storia russa. Sono persone e famiglie con cui abbiamo legami di sangue. Le persone di questo territorio sono stati chiamati russi e ortodossi. L’Ucraina è stata creata da Lenin, è stato il suo creatore e il suo architetto. Lenin aveva un interesse particolare anche per il Donbass». Putin ha contestato il fatto che l’Ucraina non è mai stato un Paese con una storia e un’identità chiara ma che la sua storia è sempre stata legata alla Russia: «L’Ucraina non è mai stato un vero Paese. È stato contaminato dai virus del nazionalismo, del nazismo e dalla corruzione degli oligarchi. L’Ucraina ha sempre rifiutato di riconoscere i legami storici con la Russia e non c’è da meravigliarsi quindi per quest’ondata di nazismo e nazionalismo.


Chiari gli attacchi alla Nato:

L’Ucraina ha già perso la sua sovranità, diventando serva dei padroni occidentali. Gli ucraini sono dominati solo da oligarchi interessati alle loro aziende ed a dividere l’Ucraina dalla Russia e non ai bisogni dei cittadini. Minacce permanenti sono arrivate dalle autorità ucraine per quanto riguarda l’energia. Continuavano a ricattarci sulle forniture energetiche e sono questi gli strumenti che hanno utilizzato nelle trattive con l’Occidente». Non mancano i passaggi sulle armi nucleari: «In Ucraina le armi occidentali sono arrivate con un flusso continuo, ci sono esercitazioni militari regolari nell’ovest dell’Ucraina, l’obiettivo è colpire la Russia. Le truppe della Nato stanno prendendo parte a queste esercitazioni, almeno 10 sono in corso, ed i contingenti Nato in Ucraina potrebbero crescere rapidamente. Kiev voleva le armi nucleari per aumentare la tensione. Ora userà la minaccia nucleare.

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