«Il bombardamento a Kharkiv è crimine di guerra». Zelensky durissimo: «Fuori la Russia da tutti i porti e i cieli del mondo» – Il video

Il tribunale dell’Aja ha annunciato l’apertura di un’indagine su quel che sta succedendo in Ucraina, mentre Kiev ha denunciato all’Onu la Russia per crimini di guerra

Nel discorso alla nazione diffuso sui suoi canali social al quinto giorno di combattimenti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha duramente accusato la Russia di «crimini di guerra», purando il dito soprattutto su quel che è accaduto a Kharkiv, dove si sospetta siano state usate bombe a grappolo: «Una città pacifica – ha detto Zelensky – con aree residenziali pacifiche, senza strutture miliardi. Racconti di decine di testimoni oculari provano che non si tratta di colpi vaganti, ma la distruzione deliberata di persone: i russi – ha aggiunto il presidente ucraino – sapevano dove stavano sparando». È di oggi la notizia che il Tribunale penale internazionale dell’Aja ha aperto un fascicolo di indagine su quel che sta accadendo in Ucraina, dove secondo gli inquirenti ci sarebbero segnali che si stiano consumando crimini di guerra: «ci sarà una corte internazionale per questo crimine, una violazione di tutte le convenzioni. Nessuno nel mondo vi perdonerà per aver ucciso pacifici cittadini ucraini». Proprio oggi, 28 febbraio, l’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, ha denunciato la Russia al Consiglio di Sicurezza colpevole secondo lui di aver commesso crimini di guerra in Ucraina: «Sta attaccando ospedali, team di soccorso mobili e ambulanze – ha continuato – Questa non è l’azione di uno stato con legittimi problemi di sicurezza. È l’azione di uno stato determinato a uccidere civili»


Secondo Zelensky, la comunità internazionale dovrebbe mettere al bando la Russia: «Bisogna impedire a uno Stato del genere l’accesso a tutti i porti, i canali e gli aeroporti del mondo. E considerare la chiusura totale dei cieli ai missili, gli aerei e gli elicotteri russi». Rivolgendosi ai russi, Zelensky ha poi detto di «non perdere tempo in Ucraina», avvertendo la Russia che non basteranno i bombardamenti a convincere Kiev a cedere alla tregua. A proposito dei colloqui cominciati il 28 febbraio, il presidente ucraino ha ricordato come siano avvenuti: «sullo sfondo di bombardamenti e di colpi che miravano al nostro territorio. Penso che la Russia tenti in questo modo semplice di far pressione… Non perdete tempo».

TELEGRAM | Il discorso alla nazione del 28 febbraio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky

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